Guida all’uso della cintura

I dettagli fanno la differenza. Nella moda sono gli accessori a farla. Ho ereditato da mia mamma un’incredibile collezione di borse e cinture, quelle semplici e preistoriche strisce in grado di far cambiare totalmente aspetto ad un abito.

Nata per l’uomo, per agganciare le fodere delle spade o appenderci le armi, la cintura fu indossata per la prima volta dalle donne solo nel Rinascimento, quando servì per sostituire i corpetti con tuniche leggere. In breve tempo la sua versatilità – nelle fattezze e nella portabilità – l’ha portata nell’Olimpo dei must have della moda perché personalizza, rimodella e valorizza.

Ma, a proposito di valorizzare, la cintura può rendere anche ridicolo un corpo. Per questo abbiamo “confezionato” una guida all’uso della cintura con l’aiuto di Paky Sarao, bravissimo designer e artigiano milanese delle cinture fatte a mano Fausto Colato (le cinture in alcune foto qui sotto).

Lei e la cintura

  1. La donna mela (rotondità centralizzate nella parte alta del corpo) deve scegliere cinture alte – dai 4 agli 8 cm di altezza – che creano un punto vita. Da non portare a vita bassa.
  2. La donna pera (rotondità localizzate nella parte inferiore), visti i fianchi per natura generosi, opti per una cintura sottile, da 1 a 3 cm di altezza e da portare a livello vita.
  3. Per la donna banana (non presenta rotondità, fisicità molto asciutta) la cintura è un valido alleato perché crea volume. Essa va portata sui fianchi. L’altezza ideale? Dai 4 agli 8 cm.
  4. La cintura è un accessorio immancabile per la donna pesca e le sue forme. Vanno bene tutte le cinture basta che siano portate in vita e non sui fianchi.

In generale le cinture lisce e lucide si usano con abiti più eleganti. Per il resto lasciatevi ispirare. Coco Chanel diceva sempre di togliere un accessorio prima di uscire di casa…. Ma la cintura non disturba mai! Quella alta, portata sulle anche, sopra abiti o maxi camicie, accresce il volume e ri-equilibra il rapporto seno grosso-spalle. Sono, quindi, vietate alle donne con bacini larghi. La cintura bassa, portata in vita ma non stretta per evitare l’effetto “rotolino”, è ideale sopra gonne a ruota e abiti sciancrati.

Lui e la cintura

L’uomo deve sempre indossare una cintura se i pantaloni hanno i passanti. La cintura va abbinata alle scarpe, regola che viene meno per il look da tempo libero, quando la sneaker fa da padrona e non prevede abbinamenti. In questo caso la cintura, confezionata con vari pellami, avrà un’altezza tra i 3 e i 4 cm.

Per l’ufficio, accanto all’elegante completo, l’uomo deve optare per una cintura dai 3 ai 3,5 cm; una cintura dai pellami lisci, dai colori tendenzialmente scuri e dalle fibbie semplici. Anche per il matrimonio la cintura è d’obbligo, ma con fibbia minimal e confezionata a mano con coccodrillo e vitello, lucidi o semi-lucidi.

Una curiosità? Se l’uomo ama indossare i gemelli, la fibbia della cintura deve avere la stessa finitura.

cinture

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Ph MT

Margherita Tizzi

Giornalista, scrive su Vogue Italia, Amica e Grazia. È co-founder di Eccetera, studio specializzato nella creazione di progetti editoriali su misura, online e offline. E, dal 2013, su questo webzine racconta storie di luoghi, di fatto a mano e made in Italy, di cultura, arte e lifestyle.

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