Viaggio in Macedonia

I viaggi più belli, spesso, si fanno quando la meta è all’insegna della scoperta; luoghi poco battuti dai turisti, forse per questo ancora più affascinanti, che consentono di conoscere da vicino e in modo autentico paesaggi e cultura locali. E’ questo il caso della Macedonia, paese al cuore dei Balcani e sconosciuto ai più, ma dotato di un’attrattiva unica. A partire dai suoi abitanti: l’accoglienza che riservano è calda e familiare, e anche a livello di inglese non è difficile orientarsi.

In più, il paese riserva delle perle nascoste, fantastiche per gli amanti della natura, così come diversi siti archeologici e religiosi. E senza dimenticare tante ottime ricette, per di più a buon mercato. Ecco una carrellata di tutto quel che non potete perdervi in questo insolito e incantevole paese.

Skopje, la capitale

Sebbene sia una città relativamente recente, ricostruita da zero in seguito a un tremendo terremoto che la rase praticamente al suolo nel 1963, Skopje conserva ancora il fascino e la memoria delle architetture risalenti al periodo comunista. Queste si alternano ai nuovi edifici di stampo modernista voluti all’interno del progetto “Skopje 2014”, pensato per un restyling completo del volto della città, cui si aggiungono una serie infinita di statue di personaggi storici (la più nota è quella di Alessandro Magno nella piazza principale), riproduzioni in grande formato di opere classiche. A Skopje, quindi, stili diversi, tra vecchio e nuovo, coesistono in un mix inusuale di elementi urbanistici e identità diverse.

Da non perdere il vecchio Bazar, la zona più antica della città con numerose bancarelle e negozietti dove acquistare souvenir, abiti e oggetti kitsch; il ponte di pietra di epoca ottomana (XIV secolo), la costruzione più antica della città, che collega il Bazar a Macedonia Square; la fortezza che domina la città e il museo dedicato a Madre Teresa, il Mother Teresa Memorial House, eretto nel luogo dove si dice che la santa sia nata. Infine, all’interno del vecchio Bazar fate una capatina al Suli An, un caravanserraglio che ospita la facoltà di belle arti e un museo dedicato ai vecchi mestieri e botteghe, che si trovavano in questa porzione di città.

Natura e archeologia

Moltissimi sono i siti di interesse sparsi per tutta la Macedonia, capaci di soddisfare interessi storici, culturali e naturali. A due passi da Skopje, accanto alla chiesa ortodossa di St. Pantelejmon, si trova uno dei cosiddetti “ethnic villages”, riproduzione di un antico villaggio macedone, mentre dalla montagna di fronte alla città, ai piedi della Millennium Cross, si gode di uno dei migliori panorami.

Non solo. Per gli appassionati di storia e cultura, l’antico osservatorio megalitico Kokino, all’interno dell’omonima area archeologica, risalente all’età del Bronzo, è uno dei più antichi del mondo, e dirigendosi al villaggio di Galichnik, che in passato fu ritrovo di artisti e intellettuali, si può ancora assistere ai matrimoni tradizionali, che prevedono una serie di riti e danze particolari: un’esperienza da non perdere. Da visitare anche i monasteri Jovan Bigorski e Joakim Osogovski e il sito archeologico di Stobi.

Per gli amanti della natura, invece, tra i siti più imperdibili si trovano il canyon Matka, perfetto per fare canoa circondati dal verde e da rocce altissime, la cascata di Smolare, alta quasi 40 metri, e il lago di Ohrid, uno dei più antichi e profondi della Terra, sul quale si affacciano ben 365 chiese ortodosse. Tra il lago di Ohrid e quello di Prespa, inoltre, si trova la montagna Galicica, uno dei maggiori parchi nazionali, destinazione ideale per gli amanti del trekking, tra bellezze naturali e scorci suggestivi.

Cosa mangiare

Vasta è la scelta di cibi sia caldi che freddi. A Skopje dirigetevi in una delle tante taverne di Debar Maalo, la strada “bohémien” del centro. Il kebab migliore (una versione diversa rispetto al doner che conosciamo, a mo’ di salsiccia) lo trovate da Turist o Destan, nel vecchio Bazar. Se preferite un pasto veloce, da consumare passeggiando, non perdetevi il burek, una specie di torta salata dalla forma allungata contenente in genere formaggio o carne: il migliore lo trovate da Furna Cair, in Ulica Cvetan Dimov.

Tra i piatti caldi più noti, ci sono i sarma, involtini di verza e carne, e i tavce gravce, uno stufato di fagioli in salsa di pomodoro. Assaggiate anche la shopska salad, un’insalata di pomodori, cetrioli e cipolle con una bella grattugiata di formaggio bianco (tipo feta), e non dimenticate di brindare con un bicchierino di rakija, tipica grappa di colore giallo opaco che viene servita all’inizio del pasto.

Tra i dolci: gli oblandi, che ricordano dei wafer con noci e nocciole all’interno, la classica baklava e i tulumba, dei saccottini di pasta fritta e sciroppo molto gustosi.

Curiosità

La popolazione in Macedonia è molto diversificata: insieme a un 60% dei cosiddetti “macedoni etnici”, si trova un buon 20% di albanesi, oltre a bulgari, turchi e serbi. In diverse parti del paese, dunque, si possono trovare, oltre alle classiche chiese ortodosse, anche numerosissime moschee, che puntuali trasmettono, a diverse ore del giorno, le preghiere dai minareti.

In villaggi e città incontrerete anche moltissimi cani e gatti randagi: assolutamente innocui, vi saranno grati se vorrete lasciargli un boccone, ma ovviamente state attenti a lavarvi bene le mani se li toccate.

Infine, la Macedonia è in disputa con la Grecia, fin dal giorno della sua indipendenza, proclamata nel 1991, riguardo al suo nome ufficiale: conosciuta come FYROM (Ex Repubblica Jugoslava di Macedonia), si trova, come tutta la regione balcanica, preda di continue tensioni con gli stati vicini per questioni di legittimità e appartenenza. Attenzione quindi a come vi rapportate sulla questione; per il resto, adottate lo spirito dei viaggiatori e scoprirete che questo è un paese ricco di sorprese uniche e affascinanti.

Irene Dominioni

Cresciuta nella foresta di libri della sua casa milanese, Irene ha inseguito la passione per il giornalismo in Danimarca e in Olanda, grazie al master Erasmus Mundus Journalism, Media and Globalisation. Su Moda a Colazione scrive di cultura e viaggi.

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