Il Palazzo Zabarella di Padova ospita una straordinaria esposizione che celebra i grandi maestri del XX secolo, tra cui Picasso, Modigliani, Braque e Miró. La mostra intitolata “Modigliani Picasso e le voci della modernità dal Museo LaM” è visitabile fino al 26 gennaio e include 65 opere provenienti da 30 artisti di spicco dell’avanguardia.
Il LaM
Le opere presentate a Palazzo Zabarella provengono dal LaM (Lille métropole musée d’art moderne, d’art contemporain e d’art brut), uno dei musei più rilevanti della Francia e del Nord Europa. Fondato nel 1983, il LaM ha avuto origine dalla donazione di Geneviève e Jean Masurel, che nel 1979 hanno dato inizio alla collezione con opere di arte moderna. Successivamente, il museo ha arricchito il suo patrimonio con 3.500 opere d’art brut donate dall’associazione L’Aracine.
I collezionisti
La mostra introduce i visitatori attraverso le fotografie in bianco e nero di Roger Dutilleul e di suo nipote Jean Masurel, ereditieri e propagatori della passione collezionistica. L’appartamento parigino di Dutilleul era un vero e proprio santuario di opere, principalmente di Amedeo Modigliani, testimoniando il suo intimo rapporto con gli artisti che non solo ospitava ma anche sosteneva economicamente. Dutilleul, che conobbe Modigliani nel 1913, aveva cominciato a collezionare arte nel 1904, focalizzandosi su Picasso e Braque in un periodo in cui la critica denigrava il loro stile cubista. Senza preconcetti, Dutilleul seguiva il suo istinto, che lo guidò attraverso scelte audaci e pionieristiche in campo artistico. Prima della sua morte, lasciò la maggior parte della sua collezione al nipote Jean Masurel, il quale ampliò l’interesse anche verso l’arte astratta e gli artisti locali come Arthur van Hecke.
L’associazione Aracine, nata nel 1982 e terminata nel 1996, si dedicava all’organizzazione di esposizioni di art brut, mirando a celebrare e diffondere le espressioni artistiche più spontanee e incontaminate, provenienti dalle profondità dell’animo umano. Le opere raccolte da Aracine sono ora parte della collezione del LaM.
Le opere
La mostra è suddivisa in sei sezioni che coprono vari movimenti artistici dal principio del Novecento fino al dopoguerra: dalla rivoluzionaria avanguardia cubista, ai ritratti intensi di Modigliani, fino all’art brut e l’arte dei cosiddetti “pittori della domenica”. Tra i pezzi esposti si trovano celebri dipinti di Picasso come “Pesci e bottiglie”, “Donna con cappello” e “Il boccale”, insieme a opere di Georges Braque e Fernand Léger. Una sala è interamente dedicata ai ritratti di Modigliani, tra cui spiccano “Ragazzo dai capelli rossi”, “Nudo seduto con camicia” e “Maternità”, quest’ultimo un commovente ritratto di Jeanne Hébuterne con la figlia. L’esposizione continua con gli artisti autodidatti e si conclude con una sezione dedicata all'”espressività del colore”, dove si possono ammirare opere di Joan Miró, André Lanskoy e Bernard Buffet.
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Teodoro è un giornalista esperto in tendenze e innovazioni stilistiche. Il suo approccio diretto e semplice aiuta tutti a decifrare i codici dello stile moderno. Con curiosità ed esperienza, analizza le novità offrendo una visione chiara e accessibile a tutti i lettori.




