Stanchi delle cattive raccomandazioni di viaggio? PimpMyTrip è un’app anti-turistica che elenca le buone offerte dei “locali”

Di : Lorenzo Dalmoro

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Un’idea nata da una delusione culinaria

Tutto è iniziato con un deludente pasto a base di fish and chips a Londra. Ghislain Foucque e Anne-Sophie Battin si sono messi in coda in un ristorante di alto livello. Hanno scoperto un menu tradotto in diverse lingue. Il servizio assomigliava a una catena di montaggio. La coppia di Marsiglia era caduta in una classica trappola per turisti. “Perché non abbiamo chiesto ai londinesi?”, si è chiesto Ghislain. Da questa frustrante esperienza è nato un concetto innovativo. La loro disavventura si è trasformata in un’opportunità imprenditoriale.

Una soluzione semplice ed efficace

PimpMyTrip mette in contatto viaggiatori e abitanti del luogo. Gli utenti indicano i loro interessi e il loro budget. L’applicazione li mette in contatto con i “protettori” della città che stanno visitando. Questi locali condividono le loro rubriche personalizzate.

Le raccomandazioni sono adattate al profilo di ciascun viaggiatore. “L’obiettivo è dare voce alla gente del posto”, spiega Ghislain Foucque. L’applicazione funge da ponte tra culture ed esperienze. Trasforma ogni vacanza in un’avventura autentica”.

Riconoscimento professionale

L’innovazione ha conquistato l’industria del turismo. PimpMyTrip ha vinto il Trofeo Innovazione 2024. Il premio è stato assegnato nella categoria start-up del turismo. La cerimonia si è svolta il 4 luglio.

Questo riconoscimento convalida il loro modello di business originale. Conferma l’interesse per un turismo più personalizzato. I professionisti dei viaggi riconoscono il valore di questo approccio basato sulla comunità. L’applicazione risponde a una crescente domanda di autenticità nei viaggi.

L’esperienza del “pimpeur” locale

Victoria è una delle “pimpeur” parigine attive sull’app. Condivide le sue scoperte nel 20° arrondissement di Parigi. Rue Saint-Blaise è uno dei suoi consigli preferiti. “Non si direbbe di essere a Parigi”, dice di questo posto.

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La sua rubrica rivela i tesori nascosti della capitale. Guida i viaggiatori verso autentiche esperienze parigine. La sua conoscenza intima del territorio arricchisce l’esperienza del visitatore.

Un modello di business partecipativo

L’applicazione offre un piccolo compenso ai residenti partecipanti. Questo modello valorizza le conoscenze locali dei “protettori”. Li ricompensa per la condivisione di informazioni preziose. I turisti pagano per accedere a questi consigli personalizzati.

Il prezzo è modesto rispetto a quello di una guida turistica. Questo sistema crea una microeconomia basata sulla condivisione di esperienze. Permette agli abitanti del luogo di monetizzare la loro esperienza sul campo.

Un’alternativa alle trappole per turisti

PimpMyTrip fa parte della tendenza del turismo esperienziale. L’applicazione combatte efficacemente le tradizionali trappole per turisti. Evita i ristoranti mediocri con menu multilingue. I viaggiatori scoprono i luoghi frequentati dalla gente del posto.

Hanno accesso all’autenticità dei quartieri che visitano. L’applicazione favorisce scambi culturali autentici. Offre un’immersione più profonda nella vita locale.

Conclusione

PimpMyTrip sta reinventando l’esperienza di viaggio puntando sull’autenticità. Questa applicazione è nata da una delusione culinaria e sta trasformando il modo in cui scopriamo le città. Valorizza le competenze delle persone locali e arricchisce l’esperienza dei viaggiatori.

Il suo successo testimonia lo spostamento delle aspettative dei turisti verso una maggiore personalizzazione. Nell’era dei social network e delle recensioni online talvolta fuorvianti, PimpMyTrip offre un’alternativa umana e affidabile. Ci ricorda che le migliori scoperte vengono spesso dai “locali”.

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