Capelli chiari e scompigliati, guance illuminate, occhi di un blu profondo e un sorriso incantevole: quando lo incontri, è impossibile non innamorarsene; osservandolo nei suoi complessivi trentasei centimetri di altezza (inclusi gli orecchioni), l’unico desiderio che sorge è quello di riempirlo di affetto!
Stiamo parlando del peluche più celebre in Italia e, probabilmente, nel mondo intero. Topo Gigio non è solo un semplice personaggio, ma una vera e propria celebrità internazionale che ha condiviso scene e schermi con icone del calibro di Louis Armstrong, ha fatto comparse in film di John Malkovich e Sir Ridley Scott, ed è stato amico di Micheal Jackson, per menzionare solo alcune delle sue avventure.
La creatrice di Topo Gigio è Maria Perego, nata nel 1923, una scrittrice e produttrice televisiva con un animo sensibile e una forte determinazione, caratteristiche necessarie per ideare il primo pupazzo animato indipendente da fili.
Per oltre trent’anni, Topo Gigio ha avuto anche un “papà”: si tratta di Alessandro Rossi, che per più di tre decenni ha portato avanti l’eredità di Maria Perego (scomparsa nel 2019) seguendo fedelmente le orme e gli ideali della signora.
Come descriverebbe il suo rapporto con Maria Perego?
“Per me Maria è stata come una madre adottiva; dopo Topo Gigio, sono stato quasi come un figlio per lei. Non importa dove mi trovassi nel mondo, non c’era giorno in cui, tra le 19 e le 21, non ricevessi una sua chiamata.”
Gli occhi azzurri di Alessandro Rossi, che ricordano quelli di Topo Gigio ma con un’intensità leggermente diversa, riflettono tutto l’amore e la profonda stima per quella donna che, in un settore ancora dominato dagli uomini, ha saputo creare un personaggio amato globalmente.
Oltre a essere una fonte di ammirazione, come descriverebbe Maria Perego?
“Maria era una donna straordinaria, dotata di una cultura vastissima. Ha vissuto in diversi paesi, superato due guerre mondiali ed era dotata di un’esperienza e una lucidità eccezionali. Anche negli ultimi anni della sua vita, nonostante l’età avanzata, non ho mai avuto l’impressione di parlare con una persona anziana.”
Walt Disney una volta le offrì un lavoro in America, conscio del fatto che avrebbe potuto diventare una formidabile concorrente nel settore dell’animazione.
Potrebbe condividere qualche dettaglio sulla fama internazionale di Topo Gigio?
“Se visitate i suoi profili social, troverete video di Topo Gigio proiettato sui grandi schermi di Times Square, dove è così famoso che i turisti di tutto il mondo si fermano a guardarlo. Ma non è tutto: è il personaggio con più apparizioni al ‘Ed Sullivan Show’, un famoso programma televisivo americano. Grandi calciatori, come Lio Messi, celebrano i loro gol più belli imitando le grandi orecchie di Topo Gigio, un gesto che nel calcio sudamericano è noto come ‘Topo Gigio Golazo’.”
“Un’altra grande realizzazione di Maria Perego è stata quella di mantenere lo stesso nome per Topo Gigio in tutto il mondo, facendolo parlare sempre allo stesso modo. Gigio è stato il primo pupazzo a diventare un cartone animato nel 1988, il primo a essere nominato ambasciatore italiano a Tokyo e il primo a cantare a Sanremo.”
Com’è nata l’idea di farlo duettare con Lucio Corsi a Sanremo?
“Apprezzo molto l’arte pura e l’ingenuità di Lucio Corsi, che condivide con Gigio una spontaneità e una genuinità uniche. La scelta della canzone ‘Volare’ non poteva essere più azzeccata, visto che fu la prima canzone interpretata da Topo Gigio.”
Dopo il successo del duetto a Sanremo, ha proposto la maglietta “Volevo essere un duro” con l’immagine di Topo Gigio, che è andata esaurita tre volte in meno di un giorno. E ora sta producendo il musical “Mamma Maria. La vera storia di Topo Gigio” che debutterà prossimamente.
Perché pensa che Topo Gigio abbia così tanto successo e sia così amato?
“Topo Gigio attraversa le epoche mantenendo sempre la sua essenza. Piace perché è autentico, per le emozioni che riesce a suscitare: è un eterno bambino che usa l’ironia, è pasticcione ma alla fine riesce sempre. Non è legato a ideologie o a politica. C’è una magia in lui che emoziona e appassiona il pubblico ogni volta che esce dalla sua valigetta, un magico alone che non può essere razionalmente descritto.”
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Teodoro è un giornalista esperto in tendenze e innovazioni stilistiche. Il suo approccio diretto e semplice aiuta tutti a decifrare i codici dello stile moderno. Con curiosità ed esperienza, analizza le novità offrendo una visione chiara e accessibile a tutti i lettori.




