Baleari: Scopri Minorca! S’Albufera, spiagge deserte e un incredibile organo rocambolesco

Di : Lorenzo Dalmoro

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È evidente che Minorca sia stata risparmiata dagli eccessi edilizi degli anni Ottanta che hanno colpito Ibiza e Maiorca, conservando il suo ambiente naturale grazie anche al riconoscimento come Riserva della Biosfera dall’UNESCO nel 1993. L’isola ha continuato con determinazione a proteggere il suo patrimonio naturale. Con l’inaugurazione del centro d’arte Hauser & Wirth Minorca, l’isola ha guadagnato un’importante attrazione culturale. Questo spazio si estende su 1500 metri quadrati, comprendendo otto sale espositive, un giardino con opere di Chillida e Louise Bourgeois, una libreria e un ristorante, situati nell’ex ospedale navale dell’Isla del Rey, un piccolo isolotto nel porto di Mahón. Il progetto di restauro è stato curato dall’architetto Luis Laplace, mentre i giardini sono stati disegnati dal paesaggista Piet Oudolf, famoso per la realizzazione della High Line di New York.

Il cielo di Minorca è stato proclamato Riserva Starlight, grazie alle sue condizioni ottimali per l’osservazione delle stelle. L’isola, lunga 53 chilometri e larga 19, evoca nei viaggiatori un senso di appartenenza e li invita a una contemplazione quasi mistica di se stessi.

La trasformazione di un antico campo da golf vicino a Mahón nel tranquillo Parco Naturale di S’Albufera è stata una mossa audace, contraria agli interessi britannici tradizionalmente legati al golf. L’isola ha una lunga storia di coltivazione del ginepro e produzione di gin locale, e la “pomada”, un mix di gin e limonata, è molto diffusa. Il parco è un paradiso per gli appassionati di birdwatching e escursionisti in cerca di tranquillità, poiché include alcune delle spiagge e calette più affascinanti dell’isola, con acque turchesi e spiagge deserte, soprattutto fuori stagione.

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Un percorso di 18 chilometri di sentieri e passerelle in legno attraversa il parco, passando tra boschi di tamarindi, pini marittimi e alberi di mastice, che offrono ombra a lagune popolate da granchi e storici siti di pesca. Le strutture storiche del parco comprendono un insediamento talayotico con muri a secco, abbeveratoi, forni, pozzi e magazzini, testimoni di una economia di sussistenza basata sull’allevamento e su modeste coltivazioni, in una zona battuta dai venti salini.

Il parco offre anche terrazze panoramiche sulla laguna biodiversa di 70 ettari, separata dal mare da un sistema dunale. Qui si possono osservare aironi, gabbiani e altre specie aviarie. Le lagune includono anche l’isola di Colom e il capo Favàritx. Ma sono i recinti di Taula, strutture preistoriche circolari con colonne di pietra, che sorprendono i visitatori lungo il percorso.

A proposito di spiagge, è importante orientarsi in base al vento per scegliere la spiaggia ideale per il bagno. Se il vento soffia da nord, è consigliabile dirigersi verso le spiagge a sud, e viceversa. In caso di dubbio, è sempre possibile chiedere consiglio agli abitanti locali.

Curioso è anche l’organo della chiesa di Santa Maria a Mahón, un pezzo storico della città che risale al 1810 e che è stato trasportato attraverso l’Europa durante le guerre napoleoniche. Ogni giorno, alle 13, si tengono concerti che mostrano la maestosità di questo strumento.

Nel centro città spiccano il Teatro Principal, il più antico teatro lirico della Spagna, e i mercati Claustro e Peix, dove si incontrano turisti e locali. Da non perdere è la vista sulla città vecchia e sul porto dalla funicolare.

INFO

– spain.info

– minorca.org

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– guiasmenorca.com

– starclippers.com

ARRIVARE

Con ita-airways.com, easyjet.com, iberia.com o via crociere della Star Clippers.

DORMIRE E MANGIARE
Minorca offre numerose opzioni alberghiere, da agriturismi in tenute storiche a hotel boutique come il Cristine Bedfor a Mahón. La gastronomia locale include piatti come lo stufato di aragosta.

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