La bellezza, spesso percepita come dono indiscusso, può trasformarsi in una maledizione tanto affascinante quanto pericolosa. Questa è la riflessione al centro del nuovo singolo “Gorgeous” di Doja Cat, estratto dal suo quinto album “Vie”. La canzone, arricchita dalla presenza di celebri figure del mondo della moda come Irina Shayk e Alex Consani, svela senza filtri il potere ambivalente della bellezza. “It’s a crime to be gorgeous”, canta Doja Cat, evidenziando come l’essere esteticamente ineccepibili possa diventare un vero e proprio reato agli occhi della società, attirando giudizi severi e invidia. Tra ironie e confessioni personali, la cantante tocca temi delicati come la chirurgia estetica, le parrucche e le trasformazioni estetiche continue, offrendo uno spaccato di vita dove l’immagine è sia celebrata sia mercificata, spesso sotto l’implacabile pressione dei media e degli standard sociali irraggiungibili.
La doppia faccia della pubblicità: il caso di “Gorgeous”
Il videoclip di “Gorgeous”, rilasciato insieme al singolo e all’album il 26 settembre, porta in scena un finto spot di trucco che sembra uscito direttamente dagli anni ’80. Con una tipografia dorata, luci soffuse e transizioni lucide, il video gioca con gli elementi nostalgici degli spot cosmetici di un tempo, mescolandoli con una critica moderna alla commercializzazione della bellezza. La recente nomina di Doja Cat come nuova MAC Girl, ambasciatrice globale del brand, si inserisce perfettamente in questo contesto, creando un cortocircuito tra l’immagine pubblicitaria e il messaggio del testo. Da un lato, la cantante denuncia l’ossessione per la bellezza e le sue conseguenze; dall’altro, diventa il volto di un gigante del make-up, mostrando come sia possibile navigare e influenzare un sistema pur critiando i suoi eccessi.
I volti della bellezza nel video di “Gorgeous”
Un cast stellare
Il videoclip si distingue non solo per il suo stile unico, ma anche per il suo cast eccezionale. Figure iconiche della moda come Karen Elson, Imaan Hammam, Anok Yai e Paloma Elsesser, oltre alle già citate Irina Shayk e Alex Consani, si trasformano in vere e proprie muse per Doja Cat, amplificando il messaggio che essere bellissimi è sia una forza che una condanna. La presenza della madre della cantante aggiunge un ulteriore strato di significato, collegando la bellezza a temi di identità ed eredità personale.
Le trasformazioni di Doja Cat
La carriera di Doja Cat è stata un continuo cambiamento di identità visiva, passando dal rap al pop, da look minimalisti a performance visivamente strabilianti. Momenti memorabili includono la sua apparizione al Met Gala 2023, truccata come Choupette, la famosa gatta di Karl Lagerfeld, e il suo look total red con oltre 30mila cristalli al volto in una sfilata di Schiaparelli. Questa capacità di trasformazione diventa parte integrante del discorso di “Gorgeous”, rendendo il brano un manifesto non solo musicale ma anche visivo, che riflette sulle dinamiche contemporanee della bellezza come spettacolo, potere e ossessione.
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Lorenzo è un giornalista appassionato di scoperte e di nuovi orizzonti. I suoi racconti di viaggi e moda sono scritti in modo semplice e diretto, rendendo le tendenze internazionali facilmente comprensibili. La sua scrittura dinamica e informativa guida i lettori nel mondo delle nuove avventure stilistiche.




