Grande Guerra a Gorizia: il museo riapre con un incredibile allestimento multimediale!

Di : Teodoro Montani

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Il giorno giovedì 17 luglio ha segnato la riapertura al pubblico del Museo della Grande Guerra di Gorizia, a seguito di un significativo intervento di restauro e modernizzazione. L’evento ha visto la partecipazione di rappresentanti delle autorità locali e regionali, e si inserisce nel progetto GO! 2025 per la candidatura di Nova Gorica e Gorizia a Capitale Europea della Cultura, con l’obiettivo di rinnovare il museo come spazio dedicato alla memoria e al dialogo tra le culture europee.

Situato nell’antico edificio che ospita i Musei Provinciali di Borgo Castello, il museo è attualmente gestito dall’Erpac FVG e offre un’esposizione completamente rinnovata, progettata da Alessandra Martina e Lucio Fabi.

Dieci ambienti narrano la vita durante il conflitto

La mostra è organizzata in dieci ambienti tematici che esplorano la vita quotidiana dei soldati e dei civili, tra trincee, città sotto attacco e sacrifici compiuti in silenzio. Uniformi, armamenti, effetti personali, documenti e fotografie guidano i visitatori in un percorso immersivo che rivela gli orrori e le speranze legate al conflitto bellico.

La rinnovata esposizione prosegue e amplifica la visione originaria del museo, aperto nel 1990 sotto la direzione di Maria Masau Dan, la quale aveva introdotto un nuovo modo di raccontare la guerra nei musei. Già in quel periodo, curatori come Antonio Sema e Lucio Fabi avevano privilegiato l’aspetto umano del conflitto, ponendo le basi per una narrazione più empatica e meno celebrativa.

Un museo rinnovato e interattivo

L’uso innovativo delle tecnologie digitali ora arricchisce l’esperienza dei visitatori: video introduttivi, postazioni interattive e un diorama del campo di battaglia aggiornato con elementi multimediali realizzati da Ikon, esperti in esperienze digitali immersive. I pannelli descrittivi sono disponibili in italiano, sloveno e inglese, concepiti per essere inclusivi e comprensibili, conformemente agli standard del MIC.

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L’ultima sala è dedicata al ricordo della Grande Guerra, con un particolare accento sui monumenti e memorie eretti nel dopoguerra. Questo spazio si collega idealmente alla futura esposizione del 2024, che esplorerà l’evoluzione degli allestimenti museali nel tempo, e sarà accompagnato da conferenze e attività culturali organizzate dall’Erpac.

Un museo accessibile a tutti

Particolare attenzione è stata data all’accessibilità: nuove rampe, pedane, ascensori e montascale ora permettono un accesso senza ostacoli anche ai visitatori con disabilità motorie o sensoriali. Inoltre, sono stati installati moderni sistemi di illuminazione, videosorveglianza, sicurezza e antincendio, così come una rete per la gestione domotica degli spazi.

Scoperte archeologiche arricchiscono la storia

Durante i lavori di installazione di un ascensore esterno e la costruzione di una nuova rampa, sono emersi reperti archeologici di grande interesse, attualmente al vaglio della Soprintendenza Archeologia, Belle arti e Paesaggio del Friuli Venezia Giulia. Questi ritrovamenti aggiungono un ulteriore strato alla narrazione storica del luogo.

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