Domani, un’ondata di studenti italiani varcherà le soglie delle scuole superiori per l’ultima volta, portando con sé penne, speranze e preoccupazioni. L’inizio della Maturità 2025 segna un momento cruciale, rappresentando la conclusione di un ciclo di studi e l’avvio di nuove avventure, indipendentemente dal percorso di studi seguito.
L’esame di Maturità 2025 dà maggiore importanza ai risultati delle prove rispetto al percorso scolastico precedente: fino a 60 punti possono essere ottenuti dalle due prove scritte e dall’orale, mentre i punti di credito scolastico ammontano a 40. La valutazione è affidata a una commissione mista composta da tre docenti interni, tre esterni e un presidente esterno, incaricati di assicurare obiettività e rigore.
Le prove iniziano con la prima prova di Italiano il mercoledì 18 giugno, con un tema uguale per tutti gli indirizzi, scelto dal Ministero tra le proposte degli esperti e approvato dal ministro Valditara. Il 19 giugno si svolge la seconda prova, specifica per la materia di indirizzo, e il giovedì 25 giugno è prevista la terza prova per gli studenti iscritti ai percorsi EsaBac e alle sezioni internazionali (cinese, spagnola, tedesca).
Struttura dell’esame
La Maturità si articola in due prove scritte seguite da un colloquio orale, gestito da una commissione di docenti interni ed esterni. La prima prova di Italiano presenta un tema unico: dall’analisi di un testo a un saggio breve su tematiche attuali, ogni studente tenta di mostrare la propria abilità linguistica e critica. Il giorno successivo è dedicato alla seconda prova, incentrata sulla materia specifica di ogni indirizzo, mentre i percorsi internazionali o EsaBac affrontano una terza prova focalizzata su competenze linguistiche particolari. Infine, durante il colloquio orale, le conoscenze e la personalità dello studente emergono nel dialogo con la commissione.
Aspettative degli studenti per la prima prova
Alcuni studenti sperano di analizzare Dante o di trattare temi come la sostenibilità, mentre altri temono di dover affrontare autori come Leopardi. L’Italiano apre l’esame con un velo di mistero, e molti si preparano ripassando opere letterarie, ma anche schemi di scrittura e connettivi. Organizzare bene il tempo durante la prova, suddividendo il lavoro in introduzione, sviluppo e conclusione, può essere decisivo.
Miti e credenze legati alla scelta dei temi
Ogni anno circolano storie come quella del “tema dell’ulivo”, che sarebbe ricorrente, e del “brano di Levi”, che potrebbe apparire nella prova di analisi. Nonostante non ci siano certezze, molti studenti si affidano a talismani per cercare di placare l’ansia. Le credenze incluse anche abitudini come indossare sempre lo stesso colore durante le prove, nella speranza che questo aiuti a mantenere la concentrazione.
La notte prima degli esami: rituali e superstizioni
La vigilia degli esami diventa un momento di condivisione: nottate insonni per ultimare i ripassi, sessioni collettive di studio intervallate da pause caffè, colazioni sostanziose il giorno dopo. Alcuni evitano di ripassare dopo mezzanotte per garantirsi un sonno tranquillo, mentre altri si dedicano a rime e mappe concettuali fino all’alba.
Tradizioni diffuse includono la “bustina dei consigli”, piena di parole di incoraggiamento da parte degli amici, da aprire solo al suono della campanella. Altri preferiscono un “silenzio solidale”, mantenendo un tacito accordo di non discutere delle tracce fino all’inizio dell’esame.
La colonna sonora della vigilia
La musica gioca un ruolo chiave: nelle stanze degli studenti si alternano playlist che includono classici come “Notti Magiche” di Edoardo Bennato e “Notte prima degli esami” di Antonello Venditti. Alcuni preferiscono ascoltare le hit dell’anno o le sigle dei cartoni animati per un ritorno alla serenità infantile, mentre altri optano per cuffie che isolano dal rumore per concentrarsi meglio.
Curiosità e bufale: le anticipazioni dall’Australia
Non mancano le leggende urbane: si narra di tracce trapelate in anticipo in Australia, ovviamente frutto di scherzi tra studenti. La lezione è che i controlli del Ministero sono infallibili e l’unico vero colpo di scena è l’apertura ufficiale dei plichi.
Suggerimenti dai social: Instagram e YouTube
Molti studenti cercano ispirazione e consigli sui social media. Ecco alcuni dei profili più seguiti dagli studenti italiani:
- Geopop: offre sintesi di geostoria e attualità.
- National Geographic: stimola il senso critico con mappe e fotografie.
- TMLPlanet: esplora temi di scienza e tecnologia con chiarezza.
- Nasa: propone aggiornamenti e contenuti multimediali spaziali.
- ScuolaZoo: dispone di meme e consigli pratici per ridurre lo stress dell’esame.
- Insanity Page: offre curiosità per ripassi veloci.
- Il Lato Positivo: video motivazionali e suggerimenti per mantenere la concentrazione.
Queste informazioni vengono da INDA by FLU e dalla School of Management del Politecnico di Milano, che hanno analizzato i preferiti dagli studenti italiani nella ricerca Top 100 Voices.
Un’opportunità di crescita
Oltre alle superstizioni, la Maturità è un vero e proprio rito di passaggio, un’opportunità per dimostrare le proprie conoscenze e abilità personali. L’importanza data alle prove enfatizza la necessità di un serio impegno nello studio e nella capacità di presentare argomentazioni efficaci. Quando il colloquio inizia con la domanda preferita dal presidente, molti scoprono di avere risorse insospettate, come empatia, spirito critico e capacità di risolvere problemi.
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