Sabrina Urani non è più tra noi. La sua scomparsa, avvenuta il 28 settembre 2025, ha lasciato una profonda traccia di dolore nella comunità di Fano, dove era conosciuta e amata da molti. La sua vita, trascorsa con discrezione e gentilezza, si è conclusa all’età di 51 anni, lasciando dietro di sé un’eredità di coraggio e resilienza che merita di essere raccontata. Sabrina, madre di due figli e viso familiare per chi frequentava la Coop di via Torquato Tasso, aveva saputo trasformare la quotidianità del suo lavoro dietro la cassa in un’occasione di umanità e connessione profonda.
Il suo sorriso era un faro di serenità per chi, ogni giorno, si fermava a scambiare qualche parola con lei. Ma Sabrina era molto più di una cassiera: era una donna che aveva affrontato il Covid con un coraggio esemplare, diventando una delle prime a condividere la propria testimonianza di lotta e speranza durante i giorni più bui della pandemia.
Un Percorso di Lotta e Rinascita
Sabrina aveva vissuto momenti di profondo terrore durante il suo ricovero per Covid-19 nell’aprile del 2020. Dopo 36 giorni di ospedalizzazione, era emersa come un simbolo di vittoria, nonostante la paura e l’incertezza che avevano caratterizzato quelle lunghe settimane. La sua storia, che avevamo avuto l’onore di raccontare sulle nostre pagine, era stata una fonte di ispirazione per molti.
La gratitudine verso chi l’ha curata
Con grande sensibilità, Sabrina aveva espresso profonda gratitudine per il personale medico che l’aveva assistita con dedizione instancabile. Questi gesti di umanità avevano fortificato il suo spirito e le avevano permesso di riabbracciare i suoi figli, rinnovando la gioia di vivere ogni giorno nonostante le difficoltà.
Le Conseguenze a Lungo Termine
Purtroppo, il virus aveva lasciato segni indelebili sulla sua salute. Nonostante la guarigione dal Covid-19, le complicazioni successive avevano richiesto trattamenti intensivi e frequenti trasferimenti per cure specialistiche, incluso un percorso impegnativo ad Ancona. La battaglia di Sabrina contro le conseguenze della malattia era stata eroica, ma alla fine il suo corpo non aveva retto.
Un messaggio di speranza
Anche nei momenti più difficili, Sabrina aveva mantenuto la speranza e aveva continuato a credere in un domani migliore. La sua capacità di vedere oltre la sofferenza aveva reso la sua storia un potente messaggio di resilienza e ottimismo.
L’Addio Commosso
La notizia della sua scomparsa è stata resa nota solo dopo i funerali, celebrati nella chiesa di San Paterniano, alla presenza di familiari e amici intimi. La comunità di Fano, insieme a quella di Calcinelli, dove Sabrina aveva vissuto per anni, si è stretta in un abbraccio di tristezza e ricordo. Il suo sorriso mancherà a molti, ma il ricordo di come ha illuminato le giornate di chi la conosceva continuerà a vivere nei cuori di tutti coloro che l’hanno amata.
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