Referendum falliti: lavoro e cittadinanza non raggiungono il quorum!

Di : Lorenzo Dalmoro

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Partecipazione ai recenti referendum in Italia

La partecipazione ai recenti referendum riguardanti normative su lavoro e cittadinanza ha registrato una percentuale inferiore al 30%, ben al di sotto del limite richiesto per la validitร  delle consultazioni. Per essere precisi, era necessario il voto di oltre 25,5 milioni di elettori per raggiungere il quorum. Storicamente, negli ultimi tre decenni, soltanto 4 dei 34 referendum abrogativi hanno soddisfatto tale requisito, e le aspettative per un esito diverso questa volta erano basse.

I quattro quesiti relativi al lavoro, avanzati dal sindacato CGIL, insieme a una proposta del partito +Europa per facilitare l’acquisizione della cittadinanza italiana, riducendo i requisiti di residenza da 10 a 5 anni, erano al centro di questa tornata elettorale. Le proposte sul lavoro hanno visto un consenso ampio, con percentuali di voto favorevole tra l’86% e l’88%, corrispondenti a quasi 13 milioni di voti, mentre i voti contrari si sono attestati tra il 12% e il 14%. Per quanto riguarda il referendum sulla cittadinanza, il 65% degli elettori ha espresso un voto favorevole, meno di 10 milioni di voti, un risultato che ha deluso le aspettative, specialmente per l’alto numero di voti contrari, che hanno superato i 5 milioni.

Il quorum ha un ruolo cruciale nei referendum abrogativi in quanto determina la legittimitร  dei risultati. Il dibattito politico recente ha posto maggiore enfasi sulla partecipazione e sull’astensionismo piuttosto che sul merito delle questioni proposte. Giorgia Meloni, presidente del Consiglio, ha optato per non ritirare le schede al momento del voto, una mossa legale che non contribuisce al raggiungimento del quorum e che di fatto equivale a non partecipare alla votazione.

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Questa scelta di Meloni riflette la linea dei partiti di governo, che hanno promosso l’astensione per prevenire l’approvazione delle modifiche proposte. Tale tattica ha generato numerose controversie, anche se la campagna per l’astensione รจ una pratica legittima e non nuova nel contesto dei referendum governativi.

Da anni, politici e analisti dibattono sulla possibilitร  di modificare o eliminare la soglia del quorum nei referendum abrogativi, al fine di stimolare maggiore partecipazione da parte degli elettori e rendere i referendum uno strumento di democrazia diretta piรน incisivo ed efficace.

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