Cibi Eccezionali d’Italia: Scopri i Malloreddus Sardi!

Di : Vittoria Sagrati

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I Malloreddus: un Tesoro della Cucina Sarda

I malloreddus, noti anche con il nome di gnocchetti sardi, rappresentano una delle varietà di pasta più rinomate e apprezzate in Sardegna. Questi si presentano come piccole conchiglie rigate, lunghe circa 2 cm, e sono realizzati con farina di semola e acqua.

La forma particolare di questa pasta e la sua superficie striata sono ottenute grazie a uno strumento specifico, il ‘rigagnocchi’, una tavola rigata per il taglio; la texture ruvida dell’impasto rende i malloreddus ideali per trattenere svariati tipi di condimenti.

Origini del Nome

Il nome curioso di “malloreddus” trova probabilmente origine nella parola del dialetto sardo malloru, che significa “toro”, da cui il diminutivo malloreddu, riferendosi alla forma panciuta della pasta, un collegamento inventivo e un’espressione tipica del linguaggio contadino.

Le donne sarde preparano questa tipologia di pasta da molto tempo; la sua diffusione in tutta l’isola è facilitata anche dalla grande disponibilità di grano, coltivato in tutta l’area del Mediterraneo e quindi una principale fonte di sostentamento.

In passato, i malloreddus venivano impastati a mano; le casalinghe mescolavano semola e acqua, stendevano l’impasto e lo tagliavano in bastoncini lunghi, poi in cubetti e infine lo modellavano con il cosiddetto ciuliri, una sorta di cestino di paglia che conferiva alla pasta la caratteristica forma rigata sul dorso e cava all’interno. Oggi, si utilizza invece una tavola rigata per il taglio.

Le Tradizioni Regionali e i Condimenti

I malloreddus sembrano avere origine nel sud della Sardegna, nella regione del Campidano. Infatti, la ricetta tipica della tradizione pastorale è i malloreddus alla campidanese, conditi con un saporito ragù a base di salsiccia sarda, pomodoro, zafferano e cipolla.

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Questo formato di pasta si presta a essere arricchito con molteplici salse. In passato, allo impasto venivano aggiunti stigmi di zafferano, mentre oggi, se utilizzato, viene aggiunto successivamente come ingrediente. I malloreddus possono essere gustati anche con un condimento “bianco” di bottarga e vongole, oppure semplicemente con una spolverata di pecorino sardo fresco, o pecorino stagionato e finocchietto selvatico.

I malloreddus vengono serviti durante tutti gli eventi importanti della Sardegna, come le feste di paese e i matrimoni.

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