All’inizio degli anni ’70, la New York sporca e turbolenta cercava di lasciarsi alle spalle le ombre della guerra in Vietnam, immergendosi nella psichedelia, nell’esplorazione della cultura zen e nella pratica dell’amore libero. In questo contesto, Twyla Tharp lavorava insieme a personalità come Trisha Brown, David Gordon, Yvonne Rainer e Steve Paxton. Nel cuore di Soho, tra laboratori improvvisati e studi bohémien, questi artisti ridefinivano il linguaggio del corpo, infrangendo le convenzioni del balletto classico ma mantenendo la sua disciplina e rigore. Fu in questo fervore creativo che nel 1973 nacque “Deuce Coupe”, l’innovativa creazione di Tharp che fuse la danza classica con quella moderna, segnando l’inizio di uno stile crossover che definisce ancora oggi l’estetica della danza contemporanea.
Oggi, a ottantaquattro anni e con un’esperienza di sessant’anni nel campo della coreografia, a Tharp è stato conferito il Leone d’oro alla carriera durante il Festival Internazionale di Danza Contemporanea della Biennale di Venezia, che si svolge dal 17 luglio al 2 agosto.
Presieduto dal rinomato coreografo britannico Wayne McGregor (che sarà alla Scala di Milano dal 18 al 28 marzo 2026), la diciannovesima edizione della Biennale Danza è intitolata “Creatori di miti”, riferendosi alle qualità catartiche della narrazione attraverso il movimento corporeo, sensuale, agile e ritmico.
«Nella storia, i miti hanno avuto un ruolo fondamentale nell’aiutarci a comprendere l’esistenza, la morale e il cosmo, e hanno facilitato l’espressione delle nostre paure, delle nostre speranze e dei misteri della vita», afferma McGregor: «In periodi di cambiamento, quando le credenze e le strutture tradizionali vacillano, l’umanità cerca nuove storie per navigare l’incertezza, ricorrendo a nuovi miti che possono nascere da diverse fonti, come la scienza, la filosofia e, in particolare, dal dinamico mondo dell’arte». Il festival sarà inaugurato da “Diabelli” di Tharp, basato sull’opera complessa e umoristica di Beethoven, e vedrà anche la prima europea di “Slacktide”, una collaborazione straordinaria tra Tharp e il compositore Philip Glass.
Da non perdere le prime italiane del Tao Dance Theatre di Tao Ye e Duan Ni e quella di William Forsythe, che esplorerà le origini della danza popolare, dell’hip hop e del balletto classico.
E mentre il francese Yoann Bourgeois, performer, acrobata e regista, da tempo affascinato dall’idea di assenza di peso, sfida i confini tra le arti con uno spettacolo intenso e innovativo presentato dalla Yoann Bourgeois Art Company, l’opera “Fables” di Virginie Brunelle, che rende omaggio all’esperienza storica del Monte Verità, promette di scuotere profondamente il pubblico con una serie di scene inquietanti. Così come “On the Other Earth”, la nuova installazione coreografica post-cinematografica di McGregor, ispirata a “Deepstaria”, il suo ultimo lavoro dal vivo.
Oltre alla Biennale Danza di Venezia, cui il programma dettagliato è disponibile online, ci sono moltissimi appuntamenti con la danza contemporanea, una forma d’arte che, mescolando influenze letterarie, visive e cinematografiche, popola gli spazi tra il teatro, la performance e la musica dal vivo, offrendo un’esperienza emotivamente coinvolgente.
Di seguito, alcune raccomandazioni per festival dedicati durante l’estate 2025:
Bolzano Danza (18 luglio-1 agosto)
La 41ª edizione di questo festival, intitolata “Insurrezione”, invita a una riflessione sulla ribellione. I nuovi direttori, Anouk Aspisi e Olivier Dubois, sottolineano come la danza debba scuotere corpo e cuore per stimolare emozioni e riflessioni su tematiche attuali. Angelin Preliocaj, Stefania Tansini e l’attivista brasiliana Lia Rodrigues sono solo alcuni degli artisti che presenteranno le loro opere, tra prime italiane e assolute, in un totale di 30 appuntamenti.
Fino al 19 luglio, a Sansepolcro, Arezzo, il festival Kilowatt presenta “Un’invincibile estate”. I direttori Lucia Franchi e Luca Ricci hanno scelto la coreografa Raffaella Giordano come madrina dell’edizione, che presenterà il suo assolo “Tu non mi perderai mai”, eseguito da Stefania Tansini.
Il Caracalla Festival, che si conclude il 7 agosto con il tema “Tra sacro e umano”, vedrà la direzione di Damiano Michieletto che ha inserito nel programma grandi opere come “La Resurrezione” di Händel e “La traviata” di Verdi. I giorni 30 e 31 luglio saranno dedicati alla danza con esibizioni del corpo di ballo del teatro, diretto da Eleonora Abbagnato, includendo opere come “Bolero” di Ravel e “Le Sacre du printemps” di Stravinskij.
L’Arena Opera Festival, che continua fino al 6 settembre, alterna opere liriche a serate di danza, come quella dedicata a “Zorba il greco”, con musiche di Mikis Theodorakis e coreografia di Lorca Massine. Il festival offre anche l’annuale appuntamento con “Roberto Bolle and Friends” il 22 e 23 luglio.
Al Nervi International Ballet Festival di Genova, in Villa Grimaldi fino al 27 luglio, si celebra il 70° anniversario del festival con 11 serate di spettacolo e 9 masterclass. Il programma, curato da Jacopo Bellussi, include performance di compagnie storiche come il Ballet de l’Opéra de Paris e il Royal Ballet, oltre a gruppi emergenti e formazioni giovanili come l’Accademia Teatro alla Scala e il Bayerisches Junior Ballett München.
Articoli simili
- Perché scegliere Bolzano quest’estate: dalla “città rimedio” a regina delle vacanze in Alto Adige!
- Torna la festa della danza: talento e poesia incantano il palco del Giovanni da Udine
- Festival Danza a Fagagna: Spettacolo Incantevole nel Borgo Friulano!
- Cascina Roccafranca illumina l’estate: musica, teatro, danza e cinema sotto le stelle!
- Danza sotto la Loggia del Lionello: Emozioni uniche tra malati di Parkinson e ballerini!

Teodoro è un giornalista esperto in tendenze e innovazioni stilistiche. Il suo approccio diretto e semplice aiuta tutti a decifrare i codici dello stile moderno. Con curiosità ed esperienza, analizza le novità offrendo una visione chiara e accessibile a tutti i lettori.




