Il nuovo libro di Dan Brown, “L’ultimo segreto”, si svolge a Praga e è già in cantiere per diventare una serie televisiva su Netflix. Questo romanzo aggiunge un altro percorso letterario nella capitale della Repubblica Ceca, un luogo già famoso per essere stato lo sfondo delle opere di Franz Kafka e Milan Kundera. Tuttavia, Brown non trae ispirazione da questi celebri autori boemi, ma piuttosto dall’aura misteriosa di Praga, una delle città chiave nel cosiddetto triangolo della magia bianca, insieme a Torino e Lione. Il protagonista dei suoi romanzi, l’immaginario professore di storia dell’arte e simbologia religiosa Robert Langdon, si avventura tra i misteri storici e leggendari di Praga, esplorando simboli criptati e formule arcane, in un tessuto narrativo che intreccia magia e misticismo. Tra le strade di Praga, Langdon segue le tracce dell’inquieto spirito di Rodolfo II, re di Ungheria e Boemia e imperatore del Sacro Romano Impero, un monarca ossessionato dall’occultismo, dall’esoterismo, dall’astrologia, dalla magia e dall’alchimia. Rodolfo II, mecenate del XVI secolo, raccolse alla sua corte artisti, letterati, alchimisti, matematici, scienziati, astrologi, fisici e maghi, trasformando Praga in un centro nevralgico di magia e misticismo, scenario ideale per le avventure di un autore che ha fatto del mistero il suo marchio di fabbrica.
PRIMO GIORNO
Il fulcro delle indagini di Robert Langdon è il Clementinum, un imponente complesso architettonico situato nel cuore di Staré Město, subito dopo il Castello. Questo edificio ospita una biblioteca barocca con oltre 27.000 volumi antichi, inclusi preziosi manoscritti storici. Fondato nel 1227 come monastero domenicano dedicato a San Clemente, nel 1557 divenne la sede dei Gesuiti. All’interno si trova un osservatorio astronomico, la cui torre ospita antichi strumenti per l’osservazione celeste. Il Clementinum è noto anche per possedere la serie di dati meteorologici più lunga d’Europa, datata 1775. Qui hanno insegnato personaggi del calibro di Albert Einstein e si sono tenute esibizioni di Wolfgang Amadeus Mozart.
Langdon attraversa il Ponte Carlo, il famoso viadotto sulla Moldava adornato da statue barocche, per raggiungere Malá Strana. Questo ponte è un palcoscenico a cielo aperto dove si esibiscono gruppi jazz e cantanti lirici, circondati da pittori, caricaturisti e artigiani. Tra i simboli di Praga, il Castello è una delle tappe principali per Langdon, che nel romanzo visita anche la cattedrale gotica di San Vito, custode di una importante reliquia cristiana: la testa di San Luca evangelista. Inoltre, esplora i Giardini Wallenstein, accessibili al pubblico da aprile a ottobre, con le loro piscine ornamentali e il muro di stalattiti.
Malá Strana rivela un incantevole aspetto della Mitteleuropa, dove monumenti storici si fondono con atmosfere magiche e figure mitiche. Questo quartiere, spesso avvolto dalla nebbia, è stato lo scenario di racconti straordinari e leggende, e si dice sia abitato da fantasmi che giocano con i passanti. È il lato più etereo e misterioso di Praga, che si manifesta agli occhi di Robert Langdon.
SECONDO GIORNO
L’ex ghetto ebraico, situato sulla sponda destra della Moldava, è un altro dei luoghi chiave del romanzo. Tra le sue attrazioni principali ci sono due sinagoghe storiche e il cimitero israelita. Il quartiere si estende fino alla piazza Staromestske Namesti, dove si trovano la casa natale di Franz Kafka e una statua in suo onore, oltre al museo ebraico che documenta la storia e il genocidio degli ebrei praghesi. La Staronová Synagóga, la più antica sinagoga d’Europa, risalente al 1270, e la Vysoká Synagóga, adornata con aggiunte rinascimentali e barocche, sono punti focali del percorso di Langdon.
Langdon visita anche Villa Petschek, un imponente edificio neoclassico costruito tra il 1923 e il 1929, che durante l’occupazione nazista fu sede della Gestapo e oggi ospita il Ministero di Industria e Commercio. Si sposta poi al mercato Havelska, dove tra banchi di frutta, verdura, manufatti in legno e ceramica, i turisti cercano souvenir. Altri luoghi del romanzo includono il bunker Folimanka, il centro d’arte contemporanea Dox e la collina Petrin, da cui si gode la migliore vista su Praga.
CENA
Per un’esperienza in tema, è possibile partecipare a una mystery dinner. A Praga, l’offerta culinaria è vasta e variegata, con opzioni che vanno dai ristoranti tradizionali cechi, come U Bulínů, noto per piatti non adatti ai vegetariani, a causa della prevalenza di carne nella cucina locale.
INFORMAZIONI
– Visit Czechia
– Tour a Praga sulle orme di Dan Brown
– Prague Mystery Tour
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