Che cos’è l’autorizzazione di viaggio obbligatoria per il Regno Unito e perché ne avete bisogno da mercoledì?

Di : Lorenzo Dalmoro

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Una formalità in più per gli europei

Da mercoledì 2 aprile, i viaggiatori europei dovranno presentare una nuova formalità amministrativa per entrare nel Regno Unito: l’Autorizzazione Elettronica di Viaggio (ETA). Questa misura, che estende un sistema già in vigore per alcuni Paesi extraeuropei, si applica ai cittadini di una trentina di Paesi europei, tra cui tutti i membri dell’Unione Europea tranne l’Irlanda. Questo sistema, paragonabile all’ESTA americano, fa parte della politica post-Brexit del Regno Unito, che lascerà l’UE nel 2020.

Procedura e costi

Questa autorizzazione può essere ottenuta solo online, tramite l’applicazione dedicata “UK ETA” o sul sito ufficiale del governo britannico (gov.uk). Il costo è fissato a 10 sterline (circa 12 euro) fino all’8 aprile, mentre salirà a 16 sterline (circa 19 euro) dal 9 aprile.

La domanda richiede una fototessera e un’immagine del volto del richiedente. Secondo il Ministero degli Interni del Regno Unito, la procedura è stata concepita per essere rapida e di solito non richiede più di dieci minuti, con una risposta spesso immediata.

Condizioni e validità

Questa autorizzazione consente di soggiornare nel Regno Unito per un massimo di sei mesi per visita. Rimane valida per due anni e autorizza un numero illimitato di viaggi durante questo periodo.

Tuttavia, se il passaporto viene cambiato, la domanda dovrà essere rinnovata. Per precauzione, il governo britannico raccomanda di attendere tre giorni lavorativi per una risposta definitiva, poiché alcune domande potrebbero richiedere ulteriori controlli.

Distribuzione graduale

L’ETA non è una novità assoluta nel panorama amministrativo britannico. Il sistema è stato inizialmente lanciato nel 2023 per i cittadini del Qatar, prima di essere esteso ad altri Paesi del Golfo.

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Lo scorso gennaio è diventato obbligatorio per i cittadini di circa cinquanta Paesi e territori, tra cui Stati Uniti, Canada e Australia. Secondo i dati del Ministero dell’Interno, alla fine del 2024 saranno già stati emessi circa 1,1 milioni di ETA.

Eccezioni e casi speciali

Alcune categorie di viaggiatori beneficiano di esenzioni. Si tratta in particolare degli studenti francesi di età inferiore ai 18 anni che partecipano a gite scolastiche, dei titolari di passaporti britannici o irlandesi e delle persone che vivono nel Regno Unito. Tuttavia, per tutti gli altri viaggiatori, compresi bambini e neonati, è necessaria un’autorizzazione.

Anche i passeggeri in transito aereo possono essere interessati o esentati, a seconda dell’aeroporto: quelli che transitano senza passare attraverso i controlli di frontiera del Regno Unito (come a Heathrow o Manchester) non hanno bisogno di un ETA, a differenza di altri.

Conclusione

Questa nuova formalità segna un’ulteriore tappa nella trasformazione delle relazioni tra Regno Unito ed Europa dopo la Brexit. Presentato dalle autorità britanniche come un mezzo per “rendere sicure le frontiere” e “digitalizzare il sistema di immigrazione”, l’ETA è ora un prerequisito essenziale per tutti i viaggi attraverso la Manica.

L’Unione Europea prevede di replicare questo tipo di sistema con l’ETIAS (European Travel Information and Authorisation System), un analogo sistema di autorizzazione per i viaggi in trenta Paesi europei, che entrerà in vigore nel 2026.

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