Quando il Tennis Club Nettuno di Bologna ha aperto il bando per la gestione ventennale del proprio prestigioso impianto, nessuno avrebbe potuto immaginare il vortice di controversie che avrebbe scatenato. Dietro la facciata di una competizione tra due proposte – una dalla neonata Nettuno Sport Center e l’altra dal gestore storico del club dal 1969 – si nascondeva una trama degna di un giallo giudiziario. Al centro di tutto, Simona Volta, la legale rappresentante della Nettuno Sport Center, che si è trovata catapultata in una spirale di accuse legali, tra falsi documenti e contratti retrodatati.
La vicenda prende avvio quando la Nettuno Sport Center si aggiudica la gestione, nonostante fosse una società appena costituita e priva dei requisiti necessari per partecipare al bando. La soluzione? Un contratto di avvalimento con una società già consolidata, che però, secondo gli atti dell’indagine, sarebbe stato stipulato ben dopo la presentazione della proposta al Comune. Questa mossa ha scatenato una serie di denunce e investigazioni che hanno messo in luce non solo la presunta falsificazione di una autocertificazione, ma anche la retrodatazione del contratto indispensabile per l’ammissibilità al bando.
Il Cuore della Controversia
Le Accuse e le Indagini
Nel gennaio dell’anno corrente, Paolo Poli, il rappresentante legale del Nettuno Tennis Club, presenta una denuncia che innesca un’indagine approfondita. La Procura, guidata dalla pm Francesca Rago e coadiuvata dalla Guardia di Finanza, si concentra su due elementi chiave:
– Una autocertificazione presumibilmente falsa, attraverso la quale la Volta avrebbe dichiarato il possesso di requisiti non veritieri.
– Un contratto con la Padova Nuoto, retrodatato al 15 novembre 2021, che avrebbe dovuto attestare una collaborazione in realtà mai avvenuta in quel periodo.
La strategia di difesa di Volta, rappresentata dall’avvocato Massimo Jasonni, si trova ora a dover navigare attraverso le acque turbolente di queste gravi accuse.
Documenti e Discrepanze
L’analisi dei documenti ha rivelato notevoli incongruenze, soprattutto riguardo la datazione dei contatti tra la Nettuno Sport Center e la Padova Nuoto. A complicare ulteriormente la situazione, le firme sul contratto retrodatato, pur essendo autografe, non offrono garanzie sufficienti per attestarne l’autenticità temporale.
Implicazioni e Confronti
Le Ripercussioni sul Tennis Club Nettuno
Oltre al danno reputazionale, il Tennis Club Nettuno si trova di fronte a una possibile revoca della gestione concessa alla Nettuno Sport Center. Questo evento potrebbe non solo riaprire il bando ma destabilizzare l’intera gestione corrente dell’impianto.
La Battaglia Legale
Dalla parte del Nettuno Tennis Club, le azioni intraprese mirano a una revisione completa del processo di assegnazione. La squadra legale, infatti, ha già tentato di ottenere accesso agli atti comunali, finora con esiti negativi, alimentando ulteriormente la tensione tra le parti coinvolte.
La situazione è ancora in pieno svolgimento, e mentre le indagini continuano, il futuro del Tennis Club Nettuno e di tutti i suoi affiliati rimane incerto. Con la comunità sportiva locale e i fan del tennis che osservano da vicino, le prossime mosse saranno cruciali per definire chi avrà il diritto di gestire uno dei punti di riferimento per il tennis a Bologna.
Articoli simili
- Bologna scossa: Sfratti violenti diventano un caso nazionale!
- Udine Promuove lo Sport: Inclusione e Benessere per Tutti
- Incredibile Lorenzo: 6 bypass e corre da New York a Sydney!
- John Elkann e l’eredità Agnelli: svolta a Torino, accolta la messa alla prova!
- Festival Fringe Torino: “Metropolis. Il futuro che verrà”, scopri il tema della nuova edizione!

Lorenzo è un giornalista appassionato di scoperte e di nuovi orizzonti. I suoi racconti di viaggi e moda sono scritti in modo semplice e diretto, rendendo le tendenze internazionali facilmente comprensibili. La sua scrittura dinamica e informativa guida i lettori nel mondo delle nuove avventure stilistiche.




