Esplora Gunung Leuser: 48 ore tra gli Oranghi di Sumatra!

Il Parco Nazionale Gunung Leuser offre un’esperienza di immersione totale in una delle foreste pluviali più dense dell’Indonesia, dove è possibile incontrare oranghi, le scimmie barbute di Thomas, rettili che sembrano preistorici e sentieri adornati da orchidee selvatiche. Questa destinazione, ricca di emozioni intense, non è adatta a tutti. Si trova in una zona isolata di Sumatra, a circa cento chilometri a nord-ovest di Medan, con servizi limitati. Anche durante la stagione meno piovosa, che va da maggio a ottobre, le precipitazioni possono essere frequenti e intense. Il clima è molto caldo e umido e le escursioni nella giungla richiedono una buona condizione fisica e una grande capacità di adattamento. Tuttavia, a Bukit Lawang è possibile fare anche brevi trekking di poche ore nella foresta.

PRIMO GIORNO

Il Parco Nazionale Gunung Leuser si estende per 7927 kmq, una superficie poco inferiore a quella dell’Umbria, situato nel nord dell’isola di Sumatra, tra le province di Medan e Aceh. Protetto fin dagli anni ’70, rappresenta una delle aree di foresta pluviale più intatte del Sud-est Asiatico. È una riserva eccezionale di biodiversità, con la metà delle 9000 specie vegetali note nella regione indo-malese occidentale. È altresì importante per la sua fauna, ospitando 325 specie di uccelli e 130 specie di mammiferi, tra cui otto differenti specie di primati (gibboni, macachi, lori, siamanghi, presbiti di Thomas), oltre a elefanti, rinoceronti di Sumatra, tigri, leopardi, pangolini, cobra e varani.

Bukit Lawang, situata a 96 km a nord-ovest di Medan all’estremità sud del parco, è il punto più accessibile per osservare gli oranghi durante i trekking. È anche il luogo più attrezzato per l’alloggio con numerose guesthouse, nessuna di lusso ma molte con un accettabile livello di comfort. Un fiume turbolento separa il villaggio di Gotong Royong dalla foresta, situato a circa 1 km dal termine della strada transitabile da bus e taxi.

Qui, in una guesthouse piuttosto spartana, ho incontrato Francine Néago, la carismatica e controversa primatologa francese che da oltre 60 anni studia i primati. Ha contribuito a fondare il santuario e nel 1977, per studiare il comportamento e il linguaggio dei primati, rimase sei mesi chiusa in una gabbia con 18 oranghi. Nonostante le controversie scientifiche sui suoi metodi, Francine, che oggi ha 95 anni, continua a vivere a Bukit Lawang e a pianificare il futuro. Il suo libro, “Young Orangutan in a Loving Home”, è una lettura raccomandata per questo viaggio.

Proseguendo lungo il fiume oltre l’ultima guesthouse, si può camminare per un’ora lungo il sentiero che lo costeggia. Durante questa piacevole passeggiata è possibile avvistare varani d’acqua, scimmie di Thomas e numerose orchidee. È necessario indossare scarpe chiuse, portare un bastone, prestare attenzione a dove si mettono i piedi e non appoggiarsi alle rocce per evitare incontri ravvicinati con i serpenti. Si arriva a una guesthouse situata in riva al fiume, in un’area popolata dalle scimmie barbute di Thomas, dove è possibile fare il bagno. L’Orangutan feeding centre, situato più a monte, non è più operativo da anni, ma da lì partono le imbarcazioni per il rafting che scendono lungo il fiume tra rapide ed emozioni forti.

SECONDO GIORNO

Una camminata di 2 km conduce alla grotta dei pipistrelli, attraversando piantagioni di gomma, palme da olio e durian, un grande frutto dall’odore forte. I trekking nel parco per avvistare gli oranghi possono durare da poche ore a più giorni, con pernottamenti in tenda nella foresta. È obbligatorio entrare nel parco accompagnati da una guida e seguire le sue istruzioni di sicurezza durante gli incontri con i primati. È essenziale portare un impermeabile, indossare buone scarpe e usare un repellente contro gli insetti. A Bukit Lawang operano circa 150 guide, con livelli e prezzi diversi; un operatore sperimentato e di buon livello è l’Ecolodge Bukit Lawang, noto anche per il comfort dei suoi bungalow. Chi preferisce non impegnarsi in un trekking lungo ha la possibilità, ma non la certezza, di vedere gli oranghi scendere al fiume per bere prima del tramonto: è consigliabile posizionarsi in osservazione prima delle cinque del pomeriggio.

CENA

Tutte le guesthouse dispongono di ristoranti che offrono cucina indonesiana e colazioni in stile occidentale. Un’ottima opzione per mangiare a buon prezzo è il Garden Inn, situato in riva al fiume.

DA MEDAN

È possibile arrivare a Bukit Lawang direttamente dall’aeroporto di Medan, servito da voli Air Asia da Penang e Kuala Lumpur, prendendo un taxi a un prezzo ragionevole e evitando di fermarsi nella caotica e poco attraente città. Per coloro che desiderano pernottare a Medan, le principali attrazioni sono la Grande Moschea, aperta anche ai non musulmani, e il Maimoon Palace, residenza ottocentesca del sultano. La zona migliore per alloggiare è vicino alla stazione ferroviaria, dove si trovano anche alcuni edifici coloniali. Dalla stazione degli autobus di Medan parte ogni mattina un autobus per Bukit Lawang, ma è consigliato solo ai viaggiatori più esperti a causa della presenza di malintenzionati e guide aggressive non autorizzate; è meglio optare per un passaggio in auto. La Ponduk Wisata Angel è una guesthouse molto spartana vicino alla Grande Moschea, non particolarmente raccomandata per il pernottamento, ma utile per organizzare trasferimenti verso Bukit Lawang.