Il concerto giovedì 25 settembre
La serata di giovedì 25 settembre al Hiroshima Mon Amour sarà animata dalla presenza di Lina Simons e Juma, due figure promettenti del panorama musicale urban italiano.
Unendo rap, hip hop, afrobeat e un vivace mix di slang inglese, napoletano e italiano, Lina Simons, 27 anni, rappresenta una delle nuove voci più intriganti. Originaria di Pozzuoli, nata da madre nigeriana e padre italiano, Lina è cresciuta a Cerreto Sannita, un piccolo borgo nella provincia di Benevento. La sua infanzia, vissuta come una delle sole donne di colore nel paese, ha fortemente influenzato la sua identità e il suo stile artistico.
Già in giovane età, Lina ha iniziato a realizzare vlog e video satirici su Facebook, prendendo di mira gli stereotipi che gli italiani bianchi hanno sugli afroitaliani. Questa piattaforma le ha permesso di affrontare temi sociali significativi con una dose di leggerezza, ironia e acume.
È salita alla ribalta partecipando alla seconda stagione di “Nuova Scena”, il talent show rap di Netflix prodotto da Fremantle, dove ha brillato per il suo stile unico e la sua forte personalità. Con un seguito in crescita e anni di carriera musicale alle spalle, Lina è oggi considerata una delle artiste più originali del panorama musicale italiano e internazionale.
Il suo stile musicale unisce forza e dolcezza, con testi che sfidano gli stereotipi razziali e di genere, mostrando una complessa espressione artistica che riflette la sua identità multiculturale di donna e migrante di seconda generazione. Accanto a lei, sul palco ci sarà anche Juma, al secolo Mariam Juma Shabani, una voce nuova e incisiva cresciuta a Genova e ora residente a Torino. La sua musica spazia tra soul, pop, elettronica e R&B, cercando un equilibrio perfetto tra voce, personalità e intenzione in un progetto genuino e innovativo. Il suo primo EP, “Confessioni”, realizzato con la produzione di Mattia Cominotto al Greenfog Studio di Genova, verrà pubblicato da Pioggia Rossa Dischi e Boc Music Group.
“La mia carriera musicale ha avuto inizio a diciotto anni,” spiega l’artista. “All’inizio ho suonato in una band, poi, con l’arrivo della quarantena, ho deciso di lanciare il mio progetto da solista.” Due artiste, due percorsi, due stili distinti, ma legate dal comune desiderio di infrangere gli schemi e introdurre nell’ambiente musicale voci nuove, prospettive inedite e un’energia distintamente femminile.
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Teodoro è un giornalista esperto in tendenze e innovazioni stilistiche. Il suo approccio diretto e semplice aiuta tutti a decifrare i codici dello stile moderno. Con curiosità ed esperienza, analizza le novità offrendo una visione chiara e accessibile a tutti i lettori.



