Mistero e Meraviglie: Scopri il Crater Lake, dove l’Acqua è Più Pura e il Blu Più Intenso!

Di : Lorenzo Dalmoro

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Immaginate una vasta montagna di sabbia modellata a mano, con un buco scavato in cima usando una paletta e un lago creato riempiendo il buco con acqua trasportata dalla riva in un secchiello. Questi sono i giochi che molti di noi hanno fatto sulla spiaggia, ma non si avvicinano nemmeno alla maestosità di ciò che la natura è stata capace di fare creando una delle meraviglie più affascinanti del globo. Ci troviamo negli Stati Uniti, in Oregon, nella contea di Klamath, ai margini dell’antico cratere del monte Mazama. Qui, mentre prendiamo appunti visivi e scritti, vi raccontiamo l’emozione profonda che si prova di fronte al colore blu intensamente vivido del grande lago che occupa il cratere. Benvenuti al Crater Lake National Park e qui segue una breve guida per il vostro futuro viaggio in questo luogo straordinario.

L’AVVICINAMENTO

Prima di addentrarci nelle specificità del Crater Lake, è essenziale notare che il parco nazionale si estende attorno al cratere nell’area sud dell’Oregon, una regione con pochi centri urbani. Chi arriva da nord, come noi, parte da Portland, mentre chi proviene da sud attraversa la California. La località di Klamath Falls, situata 90 km a sud del parco, offre un’opzione abitativa comoda per via del suo unico hotel, il Crater Lake Lodge, e delle cabine di Mazama Village, che richiedono una prenotazione con mesi di anticipo. Inoltre, i servizi principali del parco si trovano sul versante meridionale.

Arrivare a Klamath Falls di sera, dopo un lungo viaggio da Portland, offre uno spettacolo mozzafiato con i colori del tramonto che si riflettono sul lago Klamath.

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LA VISITA: Consigli

È consigliabile partire presto, indipendentemente dalla vostra base. Da Klamath Falls, partite con il serbatoio pieno; ci vorrà circa un’ora di guida attraverso praterie e boschi per raggiungere il Mazama Village, il primo accesso al parco. Prima di arrivare, fermatevi al punto panoramico dove un cartello spiega l’origine del vulcano Mazama, il suo collasso e la formazione del lago.

Al Mazama Village potrete fare l’ultima sosta per rifornirvi di benzina e acquistare il necessario per un picnic. Superato il casello d’ingresso del parco, dove si paga un ingresso di 30$ per veicolo, si raggiunge lo Steel Visitor Center, situato a circa 2000 metri di altitudine. Qui, nonostante il cratere e il lago non siano ancora visibili, è fondamentale fermarsi per organizzare la visita, interagire con i ranger e guardare un breve filmato introduttivo.

È cruciale fare scorta di acqua — disponibile gratuitamente — dato che molti servizi nel parco non ne sono forniti. Dopo questa tappa, sarete pronti per un giorno indimenticabile, anche se non avrete tempo di esplorare tutti i sentieri del parco in un solo giorno. Se desiderate camminare di più, considerate un soggiorno più lungo, almeno due o tre notti.

LA VISITA: I luoghi imperdibili

Dal Visitor Center, si procede verso il Rim Village. Qui, dopo aver parcheggiato, ignorate momentaneamente negozi e ristoranti e dirigetevi direttamente al Sinnott Overlook per la vostra prima vista emozionante e intensa del lago. La strada panoramica che circonda il lago è a doppio senso e si consiglia di percorrerla in senso antiorario. La prima fermata è il Sun Notch Trail, un breve sentiero che offre una vista spettacolare su una delle due isole emergenti dal lago. Altre meraviglie naturali includono le guglie del Pinnacles Overlook e il castello di pomice di Pumice Castle.

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Il tempo al tramonto è magico e il Watchman Overlook è il luogo ideale per godersi lo spettacolo del sole che cala. Qui, sul punto più alto, si trova un osservatorio antincendio dismesso da cui si può godere di una vista a 360°. In alternativa, potreste decidere di scendere al lago per un tour in battello da Cleetwood Cove, da prenotare al Visitor Center.

CONCLUSIONE

La visita si conclude idealmente a Discovery Point, dove nel 1853 un cercatore d’oro fu il primo euro-americano a vedere il lago, sorpreso dalla sua intensa tonalità di blu. Questo luogo era poco conosciuto anche tra i nativi della tribù dei Makalaks, che consideravano il cratere un luogo sacro e temibile. Oggi, il parco impone regole rigorose per preservare questo ambiente unico, e la stessa consapevolezza si riflette nel comportamento rispettoso dei visitatori.

È ormai buio quando torniamo a Klamath Falls, ma c’è ancora tempo per un’ultima passeggiata sotto il cielo stellato, che riecheggia il blu profondo del lago che abbiamo esplorato durante il giorno.

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