La Storia di Lorenzo Gino e le Sue Grotte Incantate
Per tre decenni, Lorenzo Gino, un abile artigiano di Moncalieri, dedicò la sua vita a scavare nella roccia per risolvere il problema delle infiltrazioni d’acqua che affliggevano il suo laboratorio di falegnameria. Dal 1855 al 1885, ogni giorno lavorò incessantemente per deviare queste acque. Il suo impegno culminò nella creazione di un complesso di tunnel e grotte interconnesse. Fu allora che a Lorenzo venne un’idea rivoluzionaria: trasformare questo spazio in una “grotta delle meraviglie”, un luogo dove le persone potessero immergersi in un ambiente fantastico, tra creature mitologiche e giochi d’acqua.
Equipaggiato con le sue competenze di falegname, Lorenzo allestì il percorso sotterraneo con statue e attrazioni acquatiche, realizzando di fatto un parco tematico prima ancora che questa definizione entrasse nel linguaggio comune. Il tema scelto fu un omaggio alla vita dei membri della famiglia Savoia e a personaggi della mitologia, tra cui nani e putti. L’accesso a questa meraviglia sotterranea avveniva tramite una piccola barca di legno, aggiungendo un tocco di avventura alla visita.
Il successo di questa grotta fu immediato e portò Lorenzo a integrare l’offerta con un ristorante e alcune camere, dove continuò a lavorare fino alla sua morte nel 1902. Nel 1906, Giovanni, il figlio di Lorenzo, decise di replicare il successo paterno costruendo una nuova grotta a Sesto San Giovanni, vicino a Milano. Questa località, all’epoca recentemente collegata da una tranvia che la univa a Milano e Monza, era l’ideale per attrarre visitatori, specialmente durante l’anno della grande Esposizione Internazionale al Parco Sempione, che catalizzava l’attenzione di molti.
Anche la grotta di Sesto San Giovanni riscosse un grande successo. I giornali dell’epoca lodarono le meraviglie contenute al suo interno, dove i visitatori, dopo aver attraversato un piccolo lago artificiale, potevano ammirare statue e giochi d’acqua, e godere di un ristorante a prezzi accessibili e un ampio solarium costruito su un terrapieno. Sfortunatamente, con l’avanzare dell’urbanizzazione post-bellica, la grotta venne demolita negli anni ’50 e al suo posto oggi sorge un hotel.
Nonostante la sorte della grotta di Sesto, quella originale di Moncalieri sopravvive fino ad oggi e continua a funzionare come ristorante, mantenendo viva la memoria delle intraprendenti e creative imprese di Lorenzo Gino.
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