Las Vegas: in viaggio con British Airways tra hotel-casinò, spettacoli e cucina

Grazie a British Airways ho scoperto una nuova Las Vegas e l’ho raccontata su Style Il Giornale. Buon viaggio

La Strip sta a Las Vegas come le piazze a Roma. Le chiese stanno alla seconda come gli hotel-casinò e le insegne luminose alla prima. Le città non possono essere messe a confronto perché tutte comunicano propri messaggi funzionali, simbolici e persuasivi. Tra queste “Las Vegasterapia” è nata per ammaliare e liberare le menti – non esistono orologi e i giorni della settimana vengono ricordati da tappetini all’interno degli ascensori. Las Vegas fu fondata il 15 maggio 1905 per ospitare e dare refrigerio alle carovane di pionieri dirette in California. La svolta avvenne il 19 marzo 1931 quando il gioco d’azzardo fu legalizzato e nel 1946 Bugsy Siegel aprì il primo hotel-casinò, il Flamingo, nome che ricordava le lunge gambe della sua fidanzata showgirl. I turisti e i militari della vicina base aerea di Nellis rimasero subito affascinati dall’architettura dei sei chilometri della Strip, centro di gravità della Sin City (la città del peccato). Oggi dopo 109 anni la capitale mondiale dell’intrattenimento ha ancora voglia di cambiare. Solo nel 2013 gli imprenditori di Las Vegas hanno investito più di 3,6 miliardi di dollari in nuove attrazioni e servizi, e dei 40 milioni di turisti dello scorso anno pochissimi sono arrivati per i casinò. Las Vegas è infatti conosciuta anche per un’importante università, per i 17 dei 20 più grandi hotel degli Stati Uniti tra cui alberghi unici al mondo e per le sue 161mila camere. Ci sono ristoranti gestiti da chef a cinque stelle, innovativi centri benessere (Sahra Spa & Hammam al The Cosmopolitan), campi da golf di fama mondiale, paradisi dello shopping per tutte le tasche (Crystals all’Aria e i Premium Outlet) e spettacoli, musical e concerti esclusivi (Zarkana e Michael Jackson One realizzati da Cirque Du Soleil). E’ l’unico luogo al mondo dove è possibile raggiungere in pochi minuti la Torre Eiffel, il Ponte di Brooklyn, le Piramidi egizie, il lago di Como e i canali di Venezia (tutti con hotel-casinò). E sempre solo a Las Vegas è possibile salire sulla High Roller, la ruota panoramica più alta del mondo (168 metri per 550 milioni di dollari) che offre una vista unica della città e del deserto del Nevada. Infine da fotografare Vegas Vic, il più grande neon-cowboy meccanico del mondo che sovrasta Fremont Street, e il Neon Museum che espone inimitabili insegne vintage al neon tra cui “La Concha”, “Frontier” e “Stardust”. Questi gli ingredienti che hanno trasformato questa striscia di deserto in uno dei posti più sfavillanti della terra, la Hollywood della gente normale – il tasso di occupazione è del 95% – dove il lusso è alla portata di tutti.

Dove dormire

Ha ospitato George Clooney, Brad Pitt, Andy Garcia, Matt Damon e Julia Roberts in Ocean’s Eleven di Steven Soderbergh. Il Bellagio, resort, hotel di lusso e casinò di proprietà di MGM Resorts International, è stato costruito sul sito del demolito Dunes e offre 3933 camere (doppia da 159 euro). Ispirato alla cittadina del lago di Como, stupisce per gli 8 acri di lago artificiale che ospitano lo spettacolo delle fontane danzanti. Nel cuore dell’hotel giardini e serre custodiscono la più elaborata e complessa selezione di flora presente a Las Vegas e la Wedding Chapel organizza 20 matrimoni a settimana.

Le prelibate cucine

Da meta del gioco Las Vegas si è trasformata in mecca del peccato gastronomico. Lo dimostrano il ristorante di Michael Mina al Bellagio, le interpretazioni della cucina spagnola di Julian Serrano all’Aria e i brunch di Buddy V al Venetian, il primo ristorante del pasticcere di fama internazionale Buddy Valastro. Da non perdere il ristorante Aureole al Mandalay Bay Resort dove spicca una costruzione trasparente alta come un edificio di quattro piani: una cantina per 10mila bottiglie di vino. Quando un cliente ne ordina una, la Wine Angel (un’atletica ragazza) si attacca ad una fune e viene trasportata fino al piano del prodotto scelto. Un’idea ispirata al film Mission Impossible con Tom Cruise.

British Airways

British Airways con casa “madre” a London Heathrow (Terminal 5 dove dispone di sei lounge dell’ampiezza di due campi da calcio con il centro Elemis Travel Spa in una delle 94 sale doccia) vola in più di 70 Paesi e nel 2012 ha trasportato più di 37 milioni di clienti. E’ la prima compagnia aerea scelta dagli italiani da Georgia May Jagger e Orlando Bloom per volare a Las Vegas. Perché? L’esperienza in Club World o in First Class è una di quelle cose da provare nella vita. In Club le poltrone ampie e comode si allungano fino a diventare letti, migliorati con un’agenzia di consulenza in materia di ergonomia per garantire maggiore comfort, privacy e più spazio. In First British fa volare il glamour. La “suite” di design offre livelli di sofisticatezza senza precedenti e rappresenta un’esperienza interamente centrata sul relax e la privacy del passeggero: doppia finestra personale con tendina elettronica, guardaroba personale, kit di bellezza “To Fly. To serve” con una serie di prodotti fatti su misura per uomini e donne, schermo da 15” per l’intrattenimento, porte USB e cuffie che assorbono i rumori esterni. Infine il servizio di catering a bordo permette ai passeggeri di mangiare ciò che vogliono quando vogliono. Queste le attuali offerte per la tratta Milano – Las Vegas: Economy (World Traveller) da €681 a ottobre, da €585 a novembre e dicembre; Premium Economy (World Traveller Plus) da €1064 a ottobre, da €1048 a novembre e dicembre; Business (Club World) da €2656 a ottobre, da €1958 a novembre, da €1927 a dicembre. Tutte le tariffe si intendono di andata e ritorno comprensive di tasse e supplementi. Si consiglia di prenotare almeno due mesi prima della partenza per trovare le tariffe migliori anche se le offerte last minute sono proprio da cogliere al volo! (informazioni sul sito ba.com)”. 

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Margherita Tizzi

Giornalista, scrive su Vogue Italia, Amica e Grazia. È co-founder di Eccetera, studio specializzato nella creazione di progetti editoriali su misura, online e offline. E, dal 2013, su questo webzine racconta storie di luoghi, di fatto a mano e made in Italy, di cultura, arte e lifestyle.

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