Disney: il libro “L’arte di raccontare storie senza tempo”

Quante volte leggendo una storia o guardando un film abbiamo avuto la curiosità di sapere com’è nato un personaggio, chi l’ha disegnato e chi gli ha dato voce e vita davanti allo schermo? Il volume Disney. L’arte di raccontare storie senza tempo, edito da 24 ORE Cultura in occasione dell’omonima mostra di prossima apertura al Museo delle Culture di Milano, ci fa scoprire i segreti dell’officina creativa e artistica dei Walt Disney Animation Studios.

Miti, favole, leggende, fiabe: Walt Disney e il suo studio hanno attinto al patrimonio delle più popolari narrazioni delle diverse tradizioni culturali e letterarie, creando un affascinante melting pot tra continenti ed epoche della storia, da Esopo a Charles Perrault, dai fratelli Grimm all’epica greco-romana, fino a giungere alla favolistica orientale e al Pinocchio del nostro Carlo Collodi. Il libro illustra le origini letterarie di tali storie e ne esplora le reinterpretazioni da parte dei Walt Disney Animation Studios.

Per ciascuna pellicola sono stati necessari diversi anni di lavoro, partendo da un’idea iniziale per arrivare a costruire un intero film attraverso migliaia di immagini che via via prendono vita e si animano: immagini eseguite con una grande varietà di strumenti – acquerello, carboncino, pastello, matita, grafite, inchiostro, guazzo, colori acrilici e a resina, pittura digitale – che tracciano il percorso visuale del processo creativo disneyano.

Brani tratti da note di produzione e da interviste con gli artisti gettano, inoltre, luce dietro le quinte di alcuni fra i più noti classici d’animazione, offrendo uno sguardo storico sugli approcci narrativi e sulle intenzioni che li hanno informati. Il volume conduce in questo modo il lettore a conoscere le tante figure professionali coinvolte in questo grande e corale lavoro artistico e artigianale di straordinaria creatività e dedizione.

Paperino e Topolino, Robin Hood e Biancaneve, la Sirenetta e i personaggi di Frozen sono solo alcuni dei tanti protagonisti che il libro ci svela e ci racconta attraverso un insieme unico di immagini, disegni, schizzi e maquette. E se il fascino di questi personaggi è unico, altrettanto lo è la storia della The Walt Disney Company, iniziata nel 1923 da un geniale visionario, appassionato di animazione, che lasciò Kansas City per la California, divenendo in breve tempo creatore e ispiratore di una nuova arte dello storytelling, tanto da avere un impatto profondo sull’immaginario universale.

La carriera hollywoodiana di Walt Disney, durata 43 anni, ha abbracciato lo sviluppo del cinema come moderna forma d’arte. Pioniere, innovatore e dotato di una fantasia tra le più fertili che il mondo abbia mai conosciuto, Walt Disney, insieme a suo fratello Roy O. Disney e ai suoi collaboratori, ha ricevuto nel corso della sua vita più di 950 premi e riconoscimenti in tutto il mondo, fra cui 48 Oscar e 7 Emmy. È stato anche il creatore di Topolino e fondatore di Disneyland e di Walt Disney World, capace di una serie incredibile di innovazioni nel corso degli anni.

Walt Disney non si stancava mai di perfezionare l’arte dell’animazione: Steamboat Willie, dove compariva per la prima volta Topolino, fu il primo cartone animato al mondo realizzato con il sonoro sincronizzato a debuttare davanti al pubblico nel 1928, mentre durante la produzione della serie delle sue Silly Symphonies fu invece introdotto il technicolor. Nel 1937, The Old Mill fu poi il primo cortometraggio a utilizzare la tecnica della cinepresa multipiano. Ma l’interesse di Walt Disney per la combinazione di musica e animazione, proseguito per tutta la sua carriera, lo portò nello stesso anno a produrre il primo acclamato lungometraggio musicale animato dello Studio, Biancaneve e i Sette Nani, considerato ancora oggi una delle pietre miliari della storia del cinema.

Pur dividendosi tra televisione, film in live action, film di animazione e Disneyland, Walt Disney continuò sempre a migliorare il processo di produzione delle animazioni. Una delle innovazioni più importanti fu la tecnologia Xerox, un processo xerografico che permetteva di trasferire le linee disegnate dagli animatori direttamente sui fogli di acetato, invece di farle ripassare a inchiostro dagli inchiostratori del reparto Ink & Paint. Alcuni decenni dopo, i procedimenti di animazione originali sono stati ulteriormente sviluppati dai team creativi dei Walt Disney Studios grazie alle più moderne tecnologie. Oggi come in passato, i Walt Disney Animation Studios sono uno studio creativo, artistico e innovativo che produce film unici, raccontando storie che continuano ad attirare il pubblico di tutto il mondo.

Margherita Tizzi

Giornalista, scrive su Vogue Italia, Amica e Grazia. È co-founder di Eccetera, studio specializzato nella creazione di progetti editoriali su misura, online e offline. E, dal 2013, su questo webzine racconta storie di luoghi, di fatto a mano e made in Italy, di cultura, arte e lifestyle.

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