Portogallo: viaggio (virtuale) alla scoperta degli azulejos

Da secoli decorano edifici, chiese e stazioni portoghesi. Sono piccole piastrelle dalle sfumature color del mare. E non solo. Sono gli azulejos.

Lisboa Azulejos, Credit José Manuel

La storia 

Il termine azulejos deriva da al-zuleique, una parola araba che indica la piccola pietra liscia e levigata che, nel medioevo, i musulmani utilizzavano per decorare i pavimenti. Ai sovrani portoghesi piacque molto questa tecnica tanto che, a partire dal XV secolo, finì per svolgere un ruolo fondamentale nell’architettura del paese. Nel XVIII secolo, gli azulejos invasero chiese, palazzi, fontane e scalinate, diventando così elementi tipici lusitani. Disegni geometrici, vite di santi e temi profani: le storie che raccontano queste decorazioni sono tantissime.

Azulejos Mosteiro de Sao Vicente, Lisboa Credit Arq. TdP

Luoghi iconici

Queste meravigliose piastrelle si possono trovare in ogni angolo del Portogallo. A Lisbona, diverse vie sono veri e propri elogi a quest’arte decorativa, da Largo Rafael Bordalo Pinheiro, nel cuore del Chiado e non distante dall’Elevador de Santa Justa, a Rua das Cruzes da Sé 13-15, vicino alla Cattedrale. Mentre a Porto, le facciate della stazione di São Bento sono interamente ricoperte di azulejos, senza dimenticare la Capela das Almas.

Estação S.Bento, Porto Credit José Manuel

In questo periodo in cui non è permesso viaggiare, potete fare diversi tour virtuali del Museo Nacional do Azulejo di Lisbona, per sapere tutto sugli azulejos. E per studiare un itinerario portoghese per il futuro, scoprite online tutta l’arte e i monumenti Patrimonio Unesco cliccando QUI. Buon viaggio!

Azulejo de um peregrino (Outeiro do Rio), Ponte de Lima – Caminho Santiago. Credit Miguel Da Santa -Amatar

 

foto ufficio stampa Portogallo

Margherita Tizzi

Giornalista, scrive su Vogue Italia, Amica e Grazia. È co-founder di Eccetera, studio specializzato nella creazione di progetti editoriali su misura, online e offline. E, dal 2013, su questo webzine racconta storie di luoghi, di fatto a mano e made in Italy, di cultura, arte e lifestyle.

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