“La filosofia che ruota intorno a Barbie ha fatto sì che le bambine potessero immaginare di fare ciò che desideravano – raccontava Ruth Handler, creatrice della mitica bambola -. Con lei ogni donna ha sempre saputo di avere infinite possibilità. Tutto è possibile”. Barbie. The Icon è la mostra al Mudec di Milano fino al 16 marzo 2016, prodotta da 24 Ore Cultura – Gruppo 24 Ore. Barbie, ovvero Barbara Millicent Roberts, è nata il 9 marzo 1959 a Willows (Wisconsin), due anni e due giorni prima del suo primo ragazzo Ken (1961). E’ alta 29,5 centimetri, non è mai stata sposata, ha rappresentato 50 nazionalità e 100 carriere ed è stata commercializzata in 140 paesi. E’ andata sulla luna, è diventata ambasciatrice Unicef e ha indossato 1 miliardo di abiti per 980 milioni di metri di stoffa. Pensate che ci vogliono 100 persone per creare un solo look della bambola e oltre 100 fashion designer l’hanno vestita. Ne sono state vendute oltre 1 miliardo dal 1959 a oggi (120 milioni ogni anno): la prima Barbara è stata venduta ad un’asta nel 2006 per 27450 dollari.
La mostra di Milano che riporta indietro nel tempo, emozionandoci. E’ una gara con le amiche per sfidarle a “quella ce l’ho anch’io”. E’ assolutamente da vedere e da portarsi a casa (bello il catalogo realizzato da Massimiliano Capella che ne racconta la storia e le curiosità). Non mi è piaciuto, però, l’allestimento (i cilindri in plastica che contengono le bambole erano polverosi e già graffiati – forse dalle mani dei bambini – dopo soli due giorni) e non ho capito la sequenza delle sale. Infine, se vogliamo imitare gli States ed essere internazionali, lo spazio dedicato ai bambini deve essere pensato come tale; quello del Mudec risulta sacrificato e non aiuta le mamme nel percorso.
Nonostante ciò, ripeto: da amante e collezionista dell’iconica bambola, la mostra vi farà passare un’ora felice e spensierata. Viva Barbara!