Besançon: Scopri il Museo del Tempo tra cipolle, pendoli e maree!

Di : Lorenzo Dalmoro

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L’enigmatico orologio astronomico della Cattedrale di San Giovanni, con i suoi trentamila pezzi e sessanta quadranti che forniscono centoventidue indicazioni, incluso il movimento delle maree, è attualmente in attesa di restauro. Questo capolavoro dell’orologeria ottocentesca, situato in una città rinomata per i suoi maestri orologiai fin dal Settecento e considerata seconda solo a La Chaux-de-Fonds in Svizzera, lascia i visitatori senza parole. La sua bellezza non deriva solo dalle sue proporzioni formali, precise e regolari, ma anche dallo sfarzo dei suoi componenti dorati, che catturano lo sguardo errante dei visitatori tra innumerevoli quadranti, lancette e numeri.

Questo orologio non solo ha scandito e continuerà a scandire il tempo della chiesa e dei commercianti, ma ha anche segnato e segnerà la vita sociale e religiosa della città. Oltre a fornire l’ora, offre preziose informazioni sull’andamento celeste, incluse le posizioni del Sole e della Luna, i tempi esatti in altre venti località del mondo, il numero di eclissi e le stagioni. La sua complessità e precisione sono tali che lasciano i visitatori senza parole, specialmente in un’era come quella attuale.

L’orologio fu ideato e costruito tra il 1858 e il 1860 da Auguste-Lucien Vérité, un orologiaio e meccanico originario di Bayeux, noto per il celebre arazzo che rappresenta la battaglia di Hastings. Fu commissionato dall’arcivescovo di Besançon, Matthieu.

Ci vollero due anni per assemblare il meccanismo dell’orologio, seguiti da altri tre per le rifiniture. Collocato nella parte inferiore del campanile, l’orologio è al centro di un complesso sistema che si estende su sei livelli e raggiunge un’altezza di 27 metri. Questo sistema garantisce il funzionamento dei quadranti esterni e di due campane Comtoise, tramite una serie di collegamenti meccanici che trasmettono movimento ai quadranti esterni e attivano le campane al livello superiore.

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A pochi passi dall’orologio, sul Grand Rue, si trova il Musée du Temps, ospitato nel magnifico Palazzo Granvelle, eretto tra il 1534 e il 1547 quando Besançon era ancora una città libera imperiale. Il museo, arricchito da una storia secolare e da collezioni che includono millecinquecento orologi d’epoca, documenta la misurazione del tempo in tutte le sue forme.

Il percorso espositivo del museo è un viaggio emozionante attraverso la storia del tempo, arricchito da mobili d’epoca, arazzi che narrano eventi storici, e quadri sul tema del “memento mori”. Il museo non solo racconta la storia dell’orologeria, ma anche quella della città di Besançon, capitale francese dell’orologeria sin dal Settecento.

Il Museo del Tempo custodisce anche due tesori: il più complicato orologio da tasca d’oro al mondo, il Leroy 01, e uno dei due pendoli di Foucault funzionanti in Francia, che dimostra visivamente la rotazione della Terra. Questi pezzi non solo celebrano l’ingegneria orologiera, ma creano anche uno spazio per la riflessione e la contemplazione.

Il museo e le mostre di Besançon offrono un approccio curioso e filosofico, che mira a sollevare questioni attuali, riflettendo lo spirito della città, un centro di studi universitari e di ricerca avanzata, e la sua storia di resistenza e innovazione.

Oltre al museo, a Besançon si possono scoprire anche gli orologi meccanici di edizione limitata di Philippe Lebru e le pendole di design contemporaneo di Utinam, che continuano la lunga tradizione orologiera della città.

INFO

– mdt.besancon.fr

– horloge-astronomique-besancon.fr

– besancon-tourisme.com

– utinam.fr

– france.fr/it

– airfrance.it

ARRIVARE

In aereo e treno. Con airfrance.it al De Gaulle poi alla Gare de Lyon con la RER B e a Besancon con il TGV.

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In auto da Torino sono 380 km via Losanna e da Milano 450.

DORMIRE E MANGIARE

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