Esplora Tel Aviv: 4000 edifici modernisti nella città bianca del Bauhaus!

Di : Lorenzo Dalmoro

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La Storia Architettonica di Tel Aviv e l’Eredità del Bauhaus

In un curioso gioco del destino, Tel Aviv, la più grande città ebraica del mondo, detiene il record per il maggior numero di strutture Bauhaus. Questo stile, originario della Germania e promosso da Walter Gropius, ha lasciato un’impronta indelebile con oltre 4000 edifici nella città israeliana. La scuola di Gropius è stata pioniera nel ridefinire i concetti di architettura, arte e design attraverso l’adozione di principi di funzionalità e minimalismo, influenzando profondamente il modo di concepire gli spazi abitativi dal 1919 al 1933.

Durante gli anni ’30 e ’40, Tel Aviv diventa il palcoscenico di una rinascita del Bauhaus. In Germania, il regime nazista attacca il movimento di Gropius, etichettandolo come arte degenerata. Con l’ascesa di Hitler, il Bauhaus è forzato a chiudere, spingendo molti dei suoi esponenti, spesso di origine ebraica, a cercare rifugio altrove.

La Migrazione Creativa verso Tel Aviv

Prima dell’irreversibile chiusura delle frontiere da parte del regime nazista, molti architetti del Bauhaus scelgono di emigrare in Palestina. Tra questi, quattro studenti ebrei di Gropius, tra cui Arieh Sharon, che diviene una figura chiave nella progettazione di oltre 600 strutture significative e nel piano urbanistico del neonato Stato di Israele sotto la guida di Ben Gurion. Insieme a Munio Gitai-Weinraub, Shmuel Mestechkin e Shlomo Bernstein, Sharon contribuisce a formare una nuova avanguardia di architetti che, arrivati da tutta Europa, si dedicano alla realizzazione di Tel Aviv come una città ideale adattata al clima arido e alle influenze mediorientali.

Questi architetti adottano materiali locali, progettano balconi continui, terrazze abitabili e giardini lussureggianti, contribuendo al soprannome di Tel Aviv come “Città Bianca”. Nel 2003, l’UNESCO riconosce il valore universale dell’insieme urbanistico Bauhaus di Tel Aviv, dichiarandolo patrimonio dell’umanità.

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Scoprire il Bauhaus lungo il Rothschild Boulevard

Per ammirare alcuni degli esempi più emblematici e ben conservati dello stile Bauhaus, basta passeggiare lungo il Rothschild Boulevard, arteria vitale di Tel Aviv. Qui si alternano edifici eleganti come le palazzine progettate da Yizhak Rappaport, che integrano spazi verdi ben curati, e l’Engel House al numero 84, realizzata nel 1933 da Zeev Rechter, studente di Le Corbusier.

Un altro esempio notevole è la Max Liebling House al numero 29 di Idelson Street, progettata da Dov Karmi nel 1936 e restaurata nel 2015 con un investimento di 3 milioni di dollari, parte dei quali forniti dal governo tedesco. Questo edificio ospita il White City Center, che include una mostra permanente dedicata alla storia del Bauhaus a Tel Aviv. Altri edifici significativi si trovano nella vicina piazza Balik e nella modernista piazza Dizengoff, dove, poco distante, al numero 77 di Dizengoff Street, si trova il Bauhaus Center, un’impresa privata che organizza tour tematici e pubblica opere di architettura.

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