Ian McKellen rivela: «Basta paura, siate forti e autentici!»

Di : Lorenzo Dalmoro

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Siamo onesti, non è una cosa da poco. Non capita tutti i giorni che una personalità come Ian McKellen – colui che ha interpretato Gandalf e Magneto, che ha incantato milioni di spettatori con il suo penetrante sguardo – si esponga così apertamente, invitando i giovani a smettere di celare la propria identità, a dire basta alle menzogne e alla paura di rivelare il proprio vero io.

McKellen, forte della sua vasta esperienza sia sul palco che sullo schermo, sa bene quanto sia rivoluzionario e liberatorio dichiarare al mondo la propria essenza, senza giustificazioni o vergogna. E così, nonostante non ne avesse necessità (avrebbe potuto benissimo continuare a vivere serenamente senza problemi), ha scelto di farsi portavoce dei giovani attori gay, incoraggiandoli a esprimere apertamente e senza paure la loro identità.

Certo, non è semplice, ma è proprio qui che risiede la vera bellezza dell’azione di McKellen: lui ha avuto il coraggio di farlo per primo, anni fa, e ora desidera che gli altri non perdano tempo vivendo una vita a metà. Sarebbe meraviglioso se tutti possedessero tale coraggio, se smettessimo di nasconderci dietro inutili maschere. Ecco perché parla con tutta l’anima e sincerità: vuole risvegliare qualcosa dentro di noi, sperando di riuscirci davvero.

La domanda che sorge spontanea è: perché una figura così in vista dovrebbe interessarsi a questioni tanto personali? Noi crediamo che la forza di McKellen risieda non solo nel suo talento, ma anche nella sua volontà di utilizzare la sua notorietà per motivare coloro che vivono momenti di dubbio. I consigli “conservatori” di alcuni agenti, a suo parere, non fanno che limitare la libertà individuale, generando timori infondati.

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Un’icona cinematografica che promuove l’equità

Correva l’anno 1988, non esattamente ieri. Ian aveva 48 anni, non venti, né trenta, ma quarantotto. Un’età in cui normalmente si riflette molto prima di rivoluzionare tutto e dichiarare: «Ecco chi sono, piaccia o no». E lo fece alla radio, capite? Apertamente, davanti a tutti gli ascoltatori del programma Third Ear della BBC, in un periodo non certo facile. In Inghilterra vigevano leggi assurde, che avrebbero potuto spingerti a nasconderti piuttosto che mostrarti per quello che eri. Ma lui no, si è presentato a testa alta, con il cuore aperto. E oggi, a distanza di anni, quella sua scelta vive e continua a ispirarci.

E poi, McKellen parla di questioni reali e complesse, come il matrimonio gay che alcuni vorrebbero proibire dall’altra parte dell’oceano. Lui ci ricorda che non siamo ancora arrivati, che non basta guardarsi intorno e pensare che “tutto va bene”. Occorre attenzione e impegno. Dobbiamo sempre restare vigili, perché in altri luoghi—fuori dal Regno Unito—le battaglie sono ancora da combattere, le porte rimangono chiuse, i muri ancora alzati. Tuttavia, il suo scopo non è spaventare o demoralizzare, ma auspica un futuro in cui l’amore non sarà più motivo di giudizio, quando i pregiudizi saranno solo un lontano ricordo. Quanto sarebbe bello, vero?

La scarsità di rappresentanti dichiarati

McKellen riflette su vari ambiti della società: da un lato, evidenzia come non si sia ancora visto un primo ministro apertamente gay nel Regno Unito, e dall’altro sottolinea che nemmeno agli Oscar per il miglior attore è mai emerso un vincitore omosessuale dichiarato. E nel mondo del calcio? Quanti giocatori della Premier League scelgono di nascondersi, sia per pressioni esterne sia per la paura di perdere contratti?

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Secondo McKellen, il primo atleta di punta a fare coming out potrebbe diventare una celebrità di fama mondiale, con sponsor pronti a supportarlo. Questo, a suo dire, dimostra che avere il coraggio di mostrarsi per quello che si è non porta alla rovina, ma apre nuove opportunità.

Un impulso che supera il mondo dello spettacolo

Il messaggio principale è chiaro: “Non ho mai incontrato nessuno che si sia pentito di aver fatto coming out”. È una frase che colpisce nel segno, poiché la paura del giudizio – specialmente quando si è sotto i riflettori – può essere devastante. McKellen stesso ammette di avere rimpianti per non aver dichiarato prima la propria identità, evidenziando che “nascondersi è sciocco”.

Siamo convinti che le parole di McKellen non si rivolgano solo agli attori, ma anche a voi che magari leggete e riflettete su come gestire la vostra storia personale. Gli agenti, la famiglia, i pregiudizi? Tutto ciò pesa, ma un gesto di verità può aprire orizzonti inaspettati. L’obiettivo non è solo la soddisfazione personale: è anche un segnale di cambiamento per un mondo che ancora oggi fatica ad accettare la diversità. E se un attore simbolo del teatro britannico può darvi la spinta a essere voi stessi, forse è il momento di abbandonare ogni esitazione.

Fonte : Ian McKellen e la bellezza di dire: «Basta paura, siate voi stessi, e fatelo forte»

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