Recenti sviluppi riguardano la tragica fine di Alessandro Coatti, il biologo molecolare di 38 anni originario dell’Italia, il cui corpo è stato scoperto il 6 aprile nella città colombiana di Santa Marta, dove era giunto soltanto pochi giorni prima. Queste informazioni emergono da un articolo del giornale El Tiempo, uno dei più diffusi in Colombia, che riporta dettagli tratti da documenti investigativi della polizia locale. Secondo quanto riportato, Coatti sarebbe caduto in una trappola organizzata da un gruppo criminale con l’intento di rapinarlo. Dopo averlo drogato, per ragioni ancora non chiare, lo avrebbero ucciso e smembrato.
La dinamica degli eventi, come descritta da El Tiempo, inizia il 4 aprile quando Coatti lasciò il suo hotel nel centro di Santa Marta per un incontro con un soggetto conosciuto tramite un’applicazione di incontri. Tuttavia, a contattarlo sarebbe stato un gruppo criminale specializzato nell’adescamento di turisti stranieri, cui drogavano per svaligiarli mentre erano incoscienti. Questo modus operandi è noto in alcune aree della Colombia, come confermato da Giancarlo Maria Curcio, ambasciatore italiano, in un’intervista recente al Corriere della Sera. Curcio precisava che in quella zona di Santa Marta era già accaduto che turisti fossero drogati con scopolamina per costringerli a prelevare denaro dagli sportelli automatici. Una sorte simile potrebbe essere toccata a Coatti.
El Tiempo non fornisce dettagli sul passaggio dal furto all’omicidio. Riporta, però, che il direttore generale della polizia nazionale, Carlos Fernando Triana Beltrán, ha individuato l’edificio abbandonato dove Coatti sarebbe stato assassinato. In questo luogo, gli inquirenti hanno rinvenuto tracce di sangue attribuite a Coatti oltre ad altri elementi che suggeriscono che l’uccisione sia avvenuta lì.
Un rapporto medico-legale, citato dal quotidiano colombiano, indica che sul corpo di Coatti sono stati riscontrati traumi provocati da oggetti contundenti. Il suo corpo sarebbe stato fatto a pezzi post-mortem: la teoria prevalente è che ciò sia stato fatto per ostacolare le indagini piuttosto che per inviare un messaggio specifico, come inizialmente si era pensato potesse coinvolgere la mafia o i narcotrafficanti.
Ad oggi, sono stati scoperti tre telefoni cellulari appartenenti agli autori del crimine. Secondo El Tiempo, quattro individui legati all’omicidio sono stati identificati, ma nessuno di loro è stato ancora arrestato e non si dispone di ulteriori informazioni. Il telefono di Coatti, invece, non è stato ancora ritrovato.
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