Si parla tanto di futuro, d’innovazione, di cambiamento. Si parla, non tanto ma sempre, di vite stressate, spesso per colpa del traffico metropolitano. Si parla, ormai tutti i giorni, del caro benzina, di smog e di stipendi che non bastano più per mantenere la seconda auto di casa. Se, per qualsiasi motivo, non usate i mezzi pubblici e, dunque, secondo il vostro parere, non avete alternativa all’uso della macchina, vi sbagliate… da oggi c’è Renault Zoe, la mia personalissima auto dell’anno. Perché, guardandola, mi sorride con le sue fossette…
Quando sono partita, settimana scorsa, per il test portoghese (a Lisbona, guardate la gallery), l’avevo presa un po’ sotto gamba. Pensavo di trovarmi davanti una Twizy2, ma mi sbagliavo. Zoe è una vera e propria berlina elettrica, con cinque posti e ampio bagagliaio, disponibile in tre versioni – Life, Intens e Zen -, con cui Renault dimostra il suo “Drive The Change”.
Design compatto e seducente, dalle linee fluide, essenziali e dinamiche, Zoe a emissioni zero è la tipica seconda auto di famiglia, da usare in città, ma anche in campagna, per la propria routine quotidiana. La sua appartenenza al mondo dell’elettrico è rivelata dall’aspetto azzurrato della losanga Renault, dai gruppi ottici anteriori, nonché dalla colorazione blu dei vetri su tutta la gamma. Dettaglio insolito per un’auto di serie, i gruppi ottici posteriori sono trasparenti, con linee concentriche blu, e diventano rossi soltanto in frenata e con l’accensione delle luci notturne.
Zoe si guida come un’automatica, è veloce e scattante, talmente silenziosa che i pedoni non la sentono arrivare (ve lo confermo) così ZEVoice emette tre suoni per avvertire del pericolo; non ha problemi di ripresa (provate la partenza in salite: uno sballo), e, soprattutto, è rilassante – forse perché non si “accende” mai, essendo, appunto, un’elettrica!
L’atmosfera zen che si respira all’interno dell’auto (anche grazie al climatizzatore che non secca la pelle e al diffusore di fragranze attive, dalle proprietà rilassanti o stimolanti, disponibili in due profumazioni, cocooning flower e calming ylang) è davvero senza precedenti, per sentirsi stesi sul divano di casa anche in mezzo al traffico.
Per quanto riguarda l’aspetto, “i designer hanno cercato l’ispirazione nell’energia della natura e degli elementi. L’espressione dell’auto non doveva essere statica ma in movimento, impregnata di una forza naturale e pulita. I pannelli d’ispirazione erano coperti d’immagini raffiguranti l’intensità di un cielo tempestoso o di un mare burrascoso, ma anche la purezza di un paesaggio invernale”, ha raccontato Agneta Dahlgren-Hermine, capo progetto Design Zoe.
Jean Sémériva, che ha curato il design esterno, si è fatto guidare dai concetti di purezza ed emozione. La purezza si traduce in linee che sembrano scorrere lungo la carrozzeria e l’emozione in un aspetto agile e dinamico. “Abbiamo voluto disegnare un’auto fatta di movimenti e per il movimento: là dove si ferma una linea ne comincia un’altra. Il design di Zoe è stato trattato come un insieme, come una goccia d’acqua priva di angoli o delimitazioni”, ha spiegato. Una curiosità: il designer ha firmato la sua creazione con l’impronta del pollice, impressa a rilievo sulla maniglia esterna delle porte posteriori, occultate nel montante del lunotto.
Il design interno di Zoe è stato, invece, affidato a Dominique Marzolf che esprime, a sua volta, il tema della purezza nei suoi primi disegni. Le superfici della plancia sono scolpite in un blocco unico e la fascia ricorda una pala eolica. I materiali usati, morbidi al tatto, sono ispirati al mondo dell’arredamento degli interni. L’atmosfera pura e rilassante è esaltata anche da una scelta di armonie chiare nell’abitacolo – versioni Life e Zen – e dall’alta tecnologia, suggerita dal touch screen 7’’ della console Renault R-Link, che sembra galleggiare davanti alla plancia e dallo schermo TFT (Thin Film Transitor) del cruscotto.
I sedili con poggiatesta integrati sono rivestiti, sulla versione Zen, di un tessuto chiaro che ha ricevuto un trattamento antimacchia Teflon, per facilitarne la pulitura. Infine, un pittogramma a forma di circuito stampato appare sul rivestimento del padiglione e sulla plancia.
Zoe ha un’autonomia di 210 km ed è il primo veicolo elettrico a ricaricarsi in un tempo compreso tra 30 minuti e 9 ore, secondo la potenza disponibile sulla colonnina (da 3 a 43 kW), grazie al connettore di ricarica Caméléon. La presa è posizionata anteriormente (guardate la gallery). Zoe è poi disposta di frenata recuperativa (una cosa che mi ha molto stupito: potrete seguire la “ricarica” sullo schermo), che consente al motore di funzionare come un generatore. In pratica, quando il conducente rilascia il pedale dell’acceleratore, il motore immagazzina l’energia cinetica della decelerazione convertendola in corrente elettrica che ricarica la batteria, e questo succede anche quando si frena. Ma per risparmiare energia, c’è anche l’Eco Guida, per guidare “consapevoli”: si attiva mediante un interruttore sulla console centrale.
Renault Zoe è il primo veicolo a montare, di serie, lo pneumatico Michelin Energytm E-V per ridurre la resistenza al rotolamento, molto dispendiosa in termini energetici, adattandosi alle fasi di forte accelerazione caratteristiche di un veicolo elettrico.
Infine, per i più tecno, potrete interagire con il veicolo, grazie a due pack di servizi: My Z.E. Connect (di serie su Zoe) e My Z.E. inter@ctive (in opzione sulla versione Life o di serie sulle versioni Zen e Intens). Ovvero, dal vostro smartphone o computer potrete controllare il livello di carica e la localizzazione delle colonnine pubbliche di ricarica elettrica; consultare i consigli pratici per utilizzare meglio il veicolo elettrico e preservarne l’autonomia; avviare o programmare il pre-condizionamento termico dell’abitacolo; avviare la ricarica a distanza; programmare un calendario di ricarica settimanale, selezionando una fascia oraria.
Zoe sarà disponibile da questa primavera a partire da 21.650 euro (prezzo Italia Iva inclusa; noleggio della batteria da 79 euro al mese per 12.500 km annui su 3 anni – la batteria in pratica è la vostra benzina), ma in realtà è molto più conveniente grazie agli ecoincentivi.