Posizionata vicino alla Gran Madre e istituita da Epica Film. Matteo Fresi, uno dei fondatori, ne parla nel Podcast a Domicilio
A Torino, rinomata città del cinema, è stata recentemente inaugurata una nuova Scuola per registi e sceneggiatori, situata proprio a fianco della Gran Madre. L’ente dietro a questa iniziativa è Epica Film, una società di produzione guidata da Matteo Fresi, regista del film “Il Muto di Gallura“, partecipante al 39° Torino Film Festival, insieme agli altri soci Alice Drago, responsabile delle produzioni, ed Eleonora Diana, project manager. Durante il Podcast a Domicilio, Fresi ha discusso le origini di questo progetto.
“Abbiamo notato l’assenza di un’istruzione di alto livello – ha dichiarato -, esistono molte scuole che non offrono un livello di professionalizzazione come il nostro. Il nostro obiettivo è sviluppare scrittori e registi, fornendo un approccio autoriale fin dalle prime esperienze sul set, che includono gli assistenti di ogni reparto”.
La scuola offre un programma biennale limitato a soli 12 studenti per assicurare un’alta qualità formativa. Si terranno anche corsi serali dedicati alla recitazione per i lavoratori. Durante il primo anno, gli studenti assistono gli insegnanti nella produzione di un cortometraggio, mentre nel secondo anno avranno l’opportunità di realizzare un cortometraggio autoriale. L’importanza dell’approccio autoriale è fondamentale: “Con una formazione orientata all’autorialità, si acquisisce una maggiore consapevolezza di ciò che si vuole raccontare, migliorando così la qualità del lavoro“.
Fresi ha poi discusso la decisione di stabilire la scuola nel centro della città piuttosto che in altre aree: “Il concetto di spostare le scuole in periferia è spesso frainteso e mal ricevuto. Le scuole specializzate come la nostra, quando vengono aperte in periferia, possono causare tensioni con i residenti locali, che avrebbero preferito altri tipi di servizi“.
Ci sono opportunità per lavorare nel cinema a Torino? Secondo Fresi, la risposta è affermativa: “Roma è la capitale per ragioni storiche e burocratiche, ma in altre parti del paese, come a Torino, le Film Commission offrono opportunità di lavoro nel settore cinematografico. Il cinema, nonostante sia stato considerato morente fin dai suoi inizi, non morirà, ma si sta sicuramente trasformando. Come scuola, dobbiamo comprendere in quale direzione si sta evolvendo e adattarci a queste nuove sfide“.
Per ascoltare l’intervista completa, visita il canale DixTV.
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