Nel 2013 sono morte 1,5 milioni di persone di Aids, ci sono state 2 milioni di nuove infezioni il 70% delle quali nei paesi in via di sviluppo. Oggi quasi 13 milioni di persone sono in terapia antiretrovirale, circa un terzo dei 35 milioni di malati che ne avrebbero bisogno. Nei paesi a medio e basso reddito è particolarmente grave la situazione dei bambini, di cui solo il 25% riceve la terapia. È stato stimato che nel 2013 gli adolescenti e i ragazzi che vivevano con l’Hiv erano circa 5 milioni (età 10-24). Milioni di giovani che vivono con l’Hiv non sanno di avere il virus. Ogni giorno circa 1.800 adolescenti e giovani contraggono l’Hiv. Secondo gli esperti dell’istituto Spallanzani di Roma ogni anno in Italia ci sono 3500, 4000 nuovi casi di Hiv mentre attualmente in cura ci sono circa 100mila sieropositivi e si stimano circa 20mila persone che non sanno di avere il virus. Oggi per la Giornata Mondiale dell’Aids l’Oms ricorda che se si riuscirà entro il 2020 a diagnosticare il 90% dei sieropositivi, a metterne il 90% sotto trattamento e a sopprimere il virus nel 90% dei pazienti, il 2030 potrebbe essere l’anno delle “nuove infezioni zero” e dei “morti zero” per questa malattia.
Il primo di questi obiettivi da cui poi dipendono tutti gli altri è però ben lontano dall’essere raggiunto. ”Circa metà di tutte le persone che nel mondo vivono con l’Hiv non sanno ancora di avere il virus – ha detto Gottfried Hirnschall, direttore del dipartimento Hiv dell’Oms -. Serve uno sforzo comune per offrire il test alla popolazione più ampia possibile e un focus sulle cosiddette popolazioni chiave: omosessuali, lavoratori del sesso, tossicodipendenti”. E se parliamo di sforzo dobbiamo dire che la maggior parte dei finanziamenti per la ricerca e la cura della malattia vengono da privati. Bastino due esempi.
Da oltre 10 anni Fondazione L’Oréal e UNESCO collaborano ad un programma di educazione e prevenzione sull’Aids. Oggi L’Oréal rafforza la propria campagna di sensibilizzazione presentando il sito www.acconciatoricontroaids.it, al fine di sfatare le false credenze sul virus. Tutti potranno sapere finalmente tutta la verità sulla trasmissione dell’Hiv attraverso un mini-quiz che vi svelerà quanto ne sapete sull’argomento. Il quiz è accessibile anche da Twitter, Facebook e Instagram di L’Oréal Professionnel, Kérastase, Matrix e Redken. Hashtag di riferimento: #aids e #acconciatoricontroaids.
Invece il M∙A∙C AIDS Fund (www.macaidsfund.org), anima e cuore di Mac Cosmetics, è stato costituito nel 1994 per offrire supporto a uomini, donne e bambini affetti da Hiv/Aids. Sostiene diverse organizzazioni in tutto il mondo e fino a oggi ha raccolto oltre 340 milioni di dollari attraverso la vendita di lipstick e lipglass M∙A∙C Viva Glam. Nel 2015 testimonial della campagna Viva Glam sarà Miley Cyrus che firmerà un rossetto rosa passione super sexy e un lipglass coordinato dalla brillantezza perlacea. Ogni centesimo del prezzo di vendita dei due prodotti è devoluto alla fondazione.
Oggi per la Giornata Mondiale contro l’Aids Mac presenta It’s Not Over, notevole lungometraggio (disponibile su Netflix, maggior piattaforma in streaming a livello mondiale, e SnagFilms, leader nelle proposte di film gratuiti di alta qualità) prodotto e diretto da Andrew Jenks che racconta la storia di tre giovani – l’americana Paige Rawl, l’indiano Sarang Bhakre, il sudafricano Lucky Mfundisi – affetti dal virus che vivono in diverse parti del mondo. Io che ho visto il documentario posso dire che in un’ora Jenks mi ha davvero tramortito, fatto riflettere ed emozionare. It’s Not Over non è un lungometraggio palloso, non fornisce una miriade di dati e non vuole insegnare niente. E’ solo un occhio in un mondo ai più sconosciuto. E’ genuino, veloce, veramente appassionante. Per ulteriori informazioni sul film e sull’impegno di M∙A∙C AIDS Fund: www.itsnotoverfilm.com.
Per concludere: non dimenticate di acquistare un Viva Glam!