Manuale della Grande Profumeria Italiana. Cinquant’anni di fragranze straordinarie

«Molti pensano che il profumo sia una questione squisitamente francese e ignorano che la profumeria moderna è nata in Italia, raggiungendo la Francia solo nel Cinquecento, quando Caterina de’ Medici andò in sposa al duca d’Orléans», racconta Marika Vecchiattini, autrice di Manuale della Grande Profumeria Italiana. Cinquant’anni di fragranze straordinarie, edito da Silvana Editoriale con il patrocinio di Accademia del Profumo.

«In quel periodo le decine di signorie, ducati e repubbliche in cui il nostro territorio era suddiviso, continuarono a farsi la guerra e in Italia la profumeria restò legata alle singole realtà territoriali, invece di creare una filiera vincente come accadde a Grasse nel XVII secolo – continua l’autrice -. Questo è uno dei motivi per i quali il pubblico è abituato a guardare il panorama della profumeria nostrana in maniera disarticolata, caso per caso, spesso dividendola tra tradizionale e alternativa, come se non fossero i due lati della stessa medaglia, senza immaginare da dove nascano la ricchezza compositiva delle fragranze, le capacità tecniche che ne stanno alla base, l’amore per la bellezza che ne permea ogni singola nota».

Il volume accompagna il lettore in un percorso che si snoda attraverso dieci secoli, con un focus sulle settemila essenze italiane create negli ultimi cinquant’anni, molte non più in produzione ma considerate da collezionisti e appassionati veri oggetti di culto, evidenziando come essenze di qualità, marketing all’avanguardia e flaconi dal design ricercatissimo siano il felice epilogo di una storia culturale ricchissima.

Margherita Tizzi

Giornalista, scrive su Vogue Italia, Amica e Grazia. È co-founder di Eccetera, studio specializzato nella creazione di progetti editoriali su misura, online e offline. E, dal 2013, su questo webzine racconta storie di luoghi, di fatto a mano e made in Italy, di cultura, arte e lifestyle.

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