Chiara Valentini, l’artista del vetro che gioca con calore e forza di gravità

Si chiama Vetrofusione il laboratorio di Chiara Valentini, “perché la tecnica utilizzata per realizzare i miei prodotti si chiama proprio vetrofusione piana. Eseguire la vetrofusione significa fondamentalmente costruire un nuovo vetro, assemblando diversi pezzi che, con il calore, diventano così fluidi da unirsi profondamente tra loro e in modo irreversibile. Il raffreddamento è molto lento in modo da permettere la totale riorganizzazione e il recupero della stabilità molecolare che il materiale possedeva prima di essere fuso”.

Il lavoro di un artista del vetro si avvale di due principali strumenti: il calore (800°, 850°) e la forza di gravità. “Devi predisporre tutto per far sì che questi due elementi lavorino per te dentro il forno. Dunque, il risultato dipende dal grado di comunicazione tra l’artigiano, il vetro e il forno che utilizza”. L’artigiana lavora soprattutto su commissione (elementi decorativi, vetrate e table decor, allestimenti e prototipi per designer) e i suoi prodotti si possono acquistare nel laboratorio di via Trento 8, a Brescia, o attraverso i social, Instagram e Facebook. 

photo ©Laura Stramacchia

Margherita Tizzi

Giornalista, scrive su Vogue Italia, Amica e Grazia. È co-founder di Eccetera, studio specializzato nella creazione di progetti editoriali su misura, online e offline. E, dal 2013, su questo webzine racconta storie di luoghi, di fatto a mano e made in Italy, di cultura, arte e lifestyle.

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