Da una parte le piste da sci ancora innevate; più a valle, invece, l’arrivo della primavera, uno spettacolo da non perdere. In questo periodo, in Alto Adige, la protagonista assoluta è la fioritura degli alberi di mela, che varia a seconda della zona e della temperatura, tra la fine di marzo e l’inizio di maggio. Inizia, dunque, il percorso di crescita delle mele gialle, verdi e rosse, il frutto autunnale più amato.
In questi giorni, i melicoltori iniziano a lavorare duramente cominciando dagli alberi più giovani che, dopo esser stati coltivati nei vivai, vengono piantati nel loro habitat perfetto. Qui l’attenzione si sposta sui fiori, delicati ma importanti per la buona riuscita del raccolto: proteggerli dalle temperature gelide che possono ancora minacciare la loro integrità è una vera missione. Così, ad ogni gelata, i meli vengono irrigati di proposito, in modo che l’acqua crei una pellicola di ghiaccio avvolgente proprio attorno ai fiori, proteggendoli dalle intemperie. Se, invece, delle gelate il sole splende precocemente sui meleti, entrano in gioco gli apicoltori che fanno arrivare sufficienti colonie di api, per favorire la loro impollinazione.
Sottolineamo, infine, che per i meleti non vengono mai utilizzati pesticidi chimici se non strettamente necessario. Sono le coccinelle, insetti buoni, combattono i parassiti in esubero in modo ecologico e del tutto naturale.
Il frutteto d’Europa
L’Alto Adige è conosciuto come uno dei più grandi e antichi frutteti d’Europa. La zona di coltivazione della mela si estende dalla punta meridionale della regione fino ad arrivare a Bressanone, da Salorno alla valle Isarco, passando tra le colline del Burgraviato e la Val Venosta, con alberi che si trovano tra i 200 e i 1000 metri sul livello del mare. La combinazione della posizione riparata e del clima, caratterizzato da giorni caldi e notti fresche, e dalla giusta quantità di sole e pioggia, permette di coltivare e raccogliere mele di altissima qualità. Ecco perché qui troviamo più di 7000 frutticoltori, che producono circa 950000 tonnellate di succose e gustose mele all’anno su 18400 ettari di superficie.
In bici o in carrozza
Non resta che regalarvi una romantica gita in bici o in carrozza tra i meleti dell’Alto Adige, respirando aria pura e ammirando i colori tenui e i profumi intensi dei fiori. 80 sono i chilometri di sentieri lungo i meleti della Val Venosta, adatti anche ai più piccoli. E poi il viaggio continua a Bolzano, porta d’accesso per panorami fantastici, tra il rosso più o meno intenso delle Fuji e delle Braeburn, il verde acceso della Granny Smith e il giallo delle Golden Delicious. Sembra quasi di vedere bordeaux con le varietà Red Delicious, Morgenduft e Winesap, finche l’intensità del colore si affievolisce toccando le Gala, le Topaz e le Pinova. Un’avventura da non perdere attraverso le 13 varietà di Mele Alto Adige IGP, che lasciano intravedere la meraviglia del raccolto che verrà.