14 cose da sapere su Elizabeth Arden, una pioniera della cosmesi

Go out and make your mark” diceva Elizabeth Arden, una donna che ha rivoluzionato il settore della bellezza con la sua società nata nel 1910, prima che le donne ottenessero il diritto di voto. Elizabeth Arden non solo diede alle donne gli strumenti di cui avevano bisogno, un tempo appannaggio della sola borghesia, ma promise loro l’aspetto e lo stile di vita che cercavano. Cosa non sapete su di lei?

1. All’anagrafe era Florence Nightingale Graham, nata il 31 dicembre 1878 in Ontario, Canada. Il nome Elizabeth forse è spiegato dalla famosa citazione: “C’è solo un’altra Elisabetta come me, ed è la regina”. Mentre il cognome Arden proviene dalla sua poesia preferita, Enoch Arden di Tennyson.

2. Dipinse la porta del suo primo salone, situato nell’elegante Fifth Avenue, con un audace colore rosso, per assicurarsi che si distinguesse dalla già affollata strada dei negozi al dettaglio. Dietro quella porta c’era un salone di bellezza di tre stanze, dove Miss Arden creava le sue creme. Con il successo, fu in grado di assumere chimici e impiegati in tutto il mondo, supervisionando sempre ogni aspetto dell’attività, soprattutto il controllo qualità.

3. L’imprenditrice fornì rossetti rossi alle suffragette che marciavano lungo la Fifth Avenue. Geniale e pionieristica, elesse il rossetto a simbolo della forza e della passione delle donne.

4. Durante la Grande Depressione, Arden non solo riuscì a espandere il suo salone di New York (sette piani e 1000 impiegati in tutto il mondo), ma incassò più di 4 milioni di dollari l’anno durante gli anni ’30.

5. Alla fine degli anni ’30 si diceva: “Ci sono solo tre nomi americani conosciuti in ogni singolo angolo del globo: macchine da cucire Singer, Coca Cola ed Elizabeth Arden”. Anche Heinrich Harrer, nel suo libro Seven Years in Tibet, affermava che era possibile acquistare i prodotti Arden persino in Tibet.

6. Negli anni ’30 del secolo scorso, Miss Arden formulò un’emulsione per curare le piaghe delle zampe dei suoi amati cavalli provocate dalle rigide temperature invernali. Eight Hour Cream ebbe effetti strabilianti anche sulle mani di coloro che l’applicavano sugli animali. La signora della Red Door Spa decise così di mettere in vendita il preparato all’interno del suo salone di bellezza. Il nome ha un’origine singolare: una cliente affezionata lo applicò sul ginocchio sbucciato del suo bambino e otto ore dopo la pelle apparve completamente riparata.

7. È stata la seconda donna, dopo la regina Elisabetta II, e la prima imprenditrice a finire sulla copertina del Time. Era il 1946 e il titolo riportava: “Elizabeth Arden: una regina governa lo sport dei re”. L’articolo era equamente diviso tra i suoi cavalli e la sua attività.

8. Nel 1933, trasformò la sua casa estiva nel Maine in un centro di benessere e di bellezza alla moda, il primo degli Stati Uniti che combinava elementi di un club femminile e caratteristiche dei centri benessere europei, compresi esercizi muscolari rigenerativi basati sullo yoga. Il nome della spa, Maine Chance Farm, era un richiamo per la clientela di mezza età, che la considerava la loro “principale opportunità” per riconquistare la gioventù.

9. La sua più grande rivale, sociale e commerciale, era Helena Rubinstein. Nonostante vivessero a soli due isolati di distanza, a New York, le due donne non si incontrarono mai. Rubinstein una volta disse: “Con la sua confezione e il mio prodotto, avremmo potuto governare il mondo”.

10. Per dare nuova vita alla sua linea di abbigliamento, The Elizabeth Arden Collection, l’imprenditrice fece una scommessa e assunse un giovane designer. I vestiti erano così belli (molti dei quali rosa, nuance di riferimento del brand), che Arden mise persino il nome dello stilista sull’invito alla sfilata: Oscar de la Renta.

11. Durante la Seconda Guerra Mondiale, creò le nuance Montezuma Red e Victory Red da abbinare alle uniformi delle donne che sostituirono gli uomini al fronte e nelle fabbriche. 

12. Istruì le sue dipendenti a “guardare l’intera donna” prima di consigliare i prodotti giusti, cosa che ancora oggi si aspettano tutte le clienti di qualsiasi marchio: consulenze personalizzate.

13. È stata la prima a creare basi che corrispondessero al tono della pelle di una persona e a offrire prodotti di dimensioni da viaggio.

14. Un tempo erano oltre 50 le sfumature di rossetto rosa di Elizabeth Arden.

foto ufficio stampa Arden

Margherita Tizzi

Giornalista, scrive su Vogue Italia, Amica e Grazia. È co-founder di Eccetera, studio specializzato nella creazione di progetti editoriali su misura, online e offline. E, dal 2013, su questo webzine racconta storie di luoghi, di fatto a mano e made in Italy, di cultura, arte e lifestyle.

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