Repubblica Centrafricana: la situazione politica e l’importanza delle missioni

amici per il centrafica 2Come tutti sappiamo, l’Africa centrale, in particolare la Repubblica Centrafricana, vive una situazione di emergenza sanitaria, con un tasso di mortalità tra i più elevati del continente. Questo per la mancanza di centri maternità e di assistenza e la scarsa informazione sulle principali norme igienico-sanitarie. Amici per il CentrAfrica onlus nasce con l’obiettivo di realizzare un area sanitaria all’interno del centro La Joie de Vivre, dove verranno offerti farmaci, visite e cure ambulatoriali per bambini, adolescenti e adulti e assistenza a bambini malnutriti. Non solo. Si pensa a un laboratorio di analisi, un centro odontoiatrico e a 4 posti letto per eventuali trattamenti sanitari. Inoltre verranno offerti servizi di telemedicina e assistenza mamma-bambino per i malati di HIV.

Per dare speranza e futuro a questa gente, la onlus ha messo in piedi anche un progetto per la costruzione di un laboratorio di sartoria e di una scuola di formazione professionale del taglio e cucito a favore delle donne centrafricane dai 17 ai 21 anni. Il progetto sarà attivo nel territorio della città di Bangui, capitale della Repubblica Centrafricana, uno dei paesi più poveri al mondo con strutture finanziarie, formative e socio-culturali del tutto carenti. Problematiche causate principalmente da una costante instabilità politica e ricorrenti scontri che si susseguono dal 1960, dopo l’indipendenza dal governo coloniale francese e la costituzione della Repubblica nel 1958. A partire dal 10 dicembre 2012 il paese diviene nuovamente teatro di guerriglia armata ad opera dell’Alleanza di ribelli Séléka, composta da fazioni separatiste di diversi gruppi, che ha accusato l’allora presidente Bozizé di non onorare gli accordi di pace del 2007. Le truppe mercenarie ribelli Séléka terrorizzano i civili con costanti attacchi, violenze, saccheggi, incendi, arresti ingiustificati e uccisioni in tutto il Paese. I bambini vengono costretti a imbracciare le armi contro la loro stessa gente e migliaia di persone cercano rifugio nelle chiese, nelle missioni, nei dispensari, nelle scuole. 

Dopo la visita di Papa Francesco nel novembre 2015 e l’apertura della Porta Santa della cattedrale di Bangui, la città è diventata la capitale spirituale dell’Africa e del mondo, la guerra è terminata e tra le fazioni in lotta sembra tornato un periodo di pace. A marzo 2016 è stato eletto il nuovo presidente della repubblica, Faustin-Archange Touadéra. Nella sua prima dichiarazione pubblica il neopresidente ha tenuto un profilo basso, annunciando che “è arrivato il momento di rimboccarsi le maniche” per risollevare il paese.

Di qui capiamo l’importanza di associazioni come Amici per il CentrAfrica, il cui motto è: “Dai un pesce a un uomo e lo nutrirai per un giorno. Insegnagli a pescare e lo nutrirai per tutta la vita”.

Per informazioni e aiuti: info@amicicentrafrica.it, www.amicicentrafrica.it.

Margherita Tizzi

Giornalista, scrive su Vogue Italia, Amica e Grazia. È co-founder di Eccetera, studio specializzato nella creazione di progetti editoriali su misura, online e offline. E, dal 2013, su questo webzine racconta storie di luoghi, di fatto a mano e made in Italy, di cultura, arte e lifestyle.

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