Salone del Mobile: omaggio alle prime donne del design del XX secolo

Chi sono le grandi signore del design del secolo scorso? Una mostra a L’Arabesque di Milano (fino al 9 aprile) racconta le storie creative di Eileen Gray, Charlotte Perriand e Ray Eames. La Gray (1878-1976) ha creato l’Adjustable table e la poltrona Bibendum, capolavori progettuali per espressione e tecnologia. Non dimentichiamo alcuni suoi interior memorabili (quello parigino per Madame Mathieu-Levye) e la Villa E-1027 a Roquebrune-Cap-Martin, uno dei vertici assoluti del modernismo, oggi restaurata e visitabile.

Charlotte Perriand (1903-1999), dal 1927 al 1937, collaborò con Le Corbusier e Pierre Jeanneret, progettando mobili divenuti intramontabili, come la Poltrona Grand Confort LC2, la chaise-longue a regolazione continua LC4 e il tavolo LC6. Negli anni successivi firmò da sola la sedia Tokyo Ombra, il tavolo Ventaglio e il sistema libreria-contenitore freestanding Nuage, in cui sono evidenti la pulizia, il lirismo formale e il rispetto della tradizione, metabolizzati durante la sua drammatica permanenza in Giappone e attraverso consuetudine professionale, con progettisti come Jean Prouvé e pittori quali Fernand Léger.

Infine, Bernice Alexandra Kaiser (1912-1988), più nota come Ray, dal 1941 moglie di Charles Eames, suo professore e mentore alla Cranbrook Academy of Art. Con lui e Eero Saarinen firmò la Organic Armchair (1940), manifesto programmatico dell’Organic Design. Ancora: la mini-lounge chair LCW, La Chaise e il tavolo ellittico ETR. Questi pezzi, insieme alle creazioni di Saarinen, Wormley, Nelson, Bertoia e Rinsom, hanno delineato uno stile battezzato Mid-Century Modern.

Come sottolinea Ettore Mocchetti, curatore della rassegna, “Gray, Perriand ed Eames hanno saputo dare un tocco di poesia, di ricercatezza e di ironia tipicamente femminili ai rigori del design funzionalista”.

Margherita Tizzi

Giornalista, scrive su Vogue Italia, Amica e Grazia. È co-founder di Eccetera, studio specializzato nella creazione di progetti editoriali su misura, online e offline. E, dal 2013, su questo webzine racconta storie di luoghi, di fatto a mano e made in Italy, di cultura, arte e lifestyle.

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