La sua era la pettorina numero 9, sorteggiata da Mikaela Shiffrin, Ambassador d’Eleganza Longines e al 43esimo successo in pista, che iniziò a farsi notare proprio durante una gara di sci promossa dal marchio della clessidra alata. E lui, Lorenzo Thomas Bini, classe 2002, concentrato, ligio ed elegante, ha silenziosamente portato l’Italia a un altro successo internazionale, dopo quello del Liechtenstein.
Ad Åre, in Svezia, dove si sono svolte le finali della FIS Alpine Ski World Cup, Bini si è aggiudicato la quinta edizione di Longines Future Ski Champions, che riunisce ogni anno i dodici migliori sciatori under 16 al mondo, per incoraggiare gli sport giovanili e scoprire nuovi talenti. Dunque, primo Bini nello slalom gigante a due manche sulla pista della Coppa del Mondo (il sistema di cronometraggio Longines e le condizioni del percorso erano identiche a quelle della competizione ufficiale), seguito da Benjamin Hoareau (Francia) e Anton Rösnäs (Svezia). Premiato dal campione norvegese Aksel Lund Svindal, oltre al trofeo e a un prezioso orologio Longines, il ragazzo si è assicurato una borsa di studio di 20mila dollari, che gestirà la federazione nazionale italiana.
Lorenzo Thomas Bini
“Ho iniziato a sciare a 3 anni e oggi, per me, questo è quasi un lavoro, ma un lavoro che mi diverte, che mi fa sentire libero. Anche se nella mia libertà non perdo mai di vista l’avversario – racconta Bini -. Per questo mi piacciono gli atleti costanti, che non sbagliano mai e, in questo senso, Marcel Hirscher è una leggenda, il più forte di tutti i tempi. La gara che vorrei vincere? Kitzbuhel, perché se vinci lì resti nella storia. La mia pista preferita? La Kandahar di Sestriere, dove mi alleno”.
A breve l’atleta sarà impegnato nei campionati italiani di Falcade. Al suo fianco l’allenatore, Alessandro Giordano: “Come tanti bambini, Lorenzo ha iniziato a sciare a 3 anni, senza alcuna forzatura, s’intende, e in una scuola di sci, che consiglio a tutti i genitori”. Quando si capisce lo spessore di un ragazzo? “Rispetto ad altri sport, la tecnica e le possibilità future dello sciatore si vedono negli anni e fare previsioni è difficilissimo, almeno fino alla categoria giovani”. L’impegno economico e la scuola, in Italia, non concorrono a incoraggiare la disciplina? “Questo sport è economicamente impegnativo e frequentare un istituto scolastico che ti dia la possibilità di allentarti (quasi tutti i giorni in inverno) è fondamentale. Per questo motivo, Lorenzo ne ha scelto uno privato. In Francia, Svizzera e Austria sono più avanti in questo senso; nel nostro arco alpino, infatti, ci sono pochissime scuole legate agli sport invernali. Infine, il pubblico italiano spesso si fa attirare più dal personaggio che dalla pratica dello sport, e forse questo è motivo di poca attenzione. Ed è un peccato visto che le nostre piste sono favolose”.
Lorenzo Thomas Bini, tutti gli atleti under 16 e Mikaela Shiffrin hanno inaugurato il countdown per i Mondiali di Sci Alpino 2019, di cui Longines è partner e cronometrista ufficiale, che si terranno dal 5 al 17 febbraio sempre nella cittadina svedese.
L’orologio ufficiale delle finali della FIS Alpine Ski World Cup
Dal 1878 Longines sviluppa tecnologie in grado di misurare il tempo con una precisione sempre maggiore. Da qui la “carriera” di cronometrista di eventi sportivi come lo sci: il 1956, fu l’anno del movimento al quarzo, usato per la prima volta per cronometrare la Coppa del Mondo di sci di St. Moritz. Una rivoluzione nell’affidabilità e nella precisione dei dispositivi, culminata nella stagione 1971/72, quando Longines sviluppò un sistema per mandare in diretta televisiva lo scorrere, minuzioso, del tempo.
E invenzione dopo invenzione, questo è l’anno del Conquest V.H.P. “Very High Precision” (Referenza L3.716.4.76.6), segnatempo dal quadrante argentato e cinturino in acciaio inossidabile, dotato di un movimento sviluppato in esclusiva da ETA per Longines. Questo esemplare si distingue per l’ultra precisione, trattandosi di un orologio analogico (± 5 secondi/anno), e per la sua capacità di resettare le lancette dopo un urto o l’esposizione a un campo magnetico, grazie al sistema DPR (rilevamento della posizione dei ruotismi). A queste caratteristiche si aggiunge la lunghissima autonomia della pila e il calendario perpetuo.
Ecco le foto di Longines Future Ski Champions 2018 e degli orologi cronometristi passati alla storia:
ph Margherita Tizzi, ufficio stampa