Il 18 novembre Topolino ha compiuto 89 anni e, da quel giorno, dunque, sono iniziate le celebrazioni per il suo 90esimo anniversario. Ecco perché il Ministero dello Sviluppo Economico ha emesso 8 francobolli da 0,95 euro ciascuno dedicati ai fumetti Disney.
Illustrati da Giorgio Cavazzano, fumettista apprezzato in tutto il mondo, del quale il database degli autori Disney lista oltre 1900 fra storie, copertine, illustrazioni e pubblicazioni, i francobolli raffigurano: Topolino alla guida di un vaporetto tratto da Steamboat Willie (1928), il primo disegno animato di Mickey Mouse realizzato da Walt Disney e Ub Iwerks, che rappresenta la nascita ufficiale del personaggio; Topolino e Minni di Floyd Gottfredson nelle strisce a fumetti degli anni Trenta; Topolino e Pippo rilanciati in un rinnovato look da Floyd Gottfredson degli anni Quaranta; Topolino e Pluto di Paul Murry negli anni Cinquanta; Topolino nel ruolo di Dante e Pippo in quello di Virgilio in una rivisitazione de La Divina Commedia di Dante Alighieri, che il pittore e scultore italiano Angelo Bioletto illustrò nel 1950 per il giornale Topolino; Topolino e Atomino Bip Bip del fumettista italiano Romano Scarpa del 1959; Topolino e Pippo in versione fantasy tratti dalla famosa saga della Spada di Ghiaccio ideata da Massimo De Vita nel 1982; Topolino e Minni di Giorgio Cavazzano.
I francobolli e i prodotti filatelici correlati possono essere acquistati negli Uffici Postali, negli Spazio Filatelia di Firenze, Genova, Milano, Napoli, Roma, Roma 1, Torino, Trieste, Venezia, Verona, e sul sito poste.it.
Un Topo “italiano”
Topolino ha un ruolo molto importante nella cultura del nostro paese. A cominciare da quando, primi nel mondo, gli abbiamo dedicato un periodico a suo nome (un giornalino settimanale, nel dicembre 1932), sino alla creazione di una scuola di artisti, che da sempre hanno pubblicato le loro interpretazioni dei personaggi Disney.
Cominciamo con l’illustratore torinese Angelo Bioletto, autore negli anni Trenta della famosa figurina del Feroce saladino e delle due collezioni di figurine prodotte dalla Buitoni-Perugina in relazione alla E.I.A.R. (la Rai di allora, acronimo di “Ente Italiano Audizioni Radiofoniche”) e al programma radio I quattro moschettieri, scritto da Angelo Nizza e Riccardo Morbelli e trasmesso dal 1934 al 1937. Anche lo sceneggiatore Martina, coetaneo di Nizza e Morbelli ci aveva messo lo zampino, dopo essersi fatto le ossa con una parodia teatrale scritta a quattro mani con il futuro filosofo Norberto Bobbio. È in questo clima che Martina si forma e dà origine, nel dopoguerra, al fortunatissimo filone delle Grandi Parodie Disney a fumetti. La prima è L’Inferno di Topolino.
ph ufficio stampa