Mostre Natale 2016: gli appuntamenti da non perdere. Non solo in Italia

Per digerire i lauti pasti natalizi e sgranchirsi le gambe, passeggiate per musei. Un’occasione per lasciarsi ispirare dall’arte e dalla bellezza. Ecco qualche proposta, italiana e non solo. Per iniziare il 2017 con il piede giusto.

Milano. La neve nell’arte dell’Ottocento

La mostra tematica Anima bianca. La neve da De Nittis a Morbelli, fino al 19 febbraio 2017 al Gam Manzoni, ripercorre la neve come poetica a sé stante, tema ricorrente nella pittura italiana dell’Ottocento. La rassegna include diversi paesaggi lombardi, dalle vedute urbane di Angelo Inganni e i navigli innevati di Segantini, alla stagione del naturalismo lombardo con Filippo Carcano e il divisionismo di Angelo Morbelli e Carlo Fornara. Ma anche la Toscana di Cannicci e i pittori della Belle Époque Giovanni Boldini e Giuseppe De Nittis.

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Giuseppe De Nittis, Effetto di neve (1880)

Milano. Madama Butterfly al museo del Teatro alla Scala 

In occasione del ritorno alla Scala dell’omonima opera che Giacomo Puccini scrisse all’inizio del ‘900 e messa in scena nella sua prima versione, fino al 28 febbraio 2017 la mostra Madama Butterfly, l’Oriente ritrovato arriva al museo teatrale per raccontare quattro allestimenti storici. A partire dal primo del 1904, con le meraviglie dischiuse sulla scena da registi, scenografi e costumisti.

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Alba. Giacomo Balla alla Fondazione Ferrero

Fino al 27 febbraio 2017 alla Fondazione Ferrero di Alba si tiene l’esposizione dedicata a Giacomo Balla, artista tra i fondatori del futurismo. La mostra si articola in diverse sezioni tematiche che ripercorrono le fasi della sua maturazione artistica: il realismo sociale e la tecnica divisionista con la raffigurazione di una realtà dolorosa e crudele delle classi ai bordi della società, gli studi sulla percezione della luce, l’analisi del movimento e il futurismo puro.

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Giacomo Balla, Dinamismo di un cane al guinzaglio (1912)

Venezia. Chanel e la sua biblioteca

La Galleria Internazionale d’Arte Moderna Ca’ Pesaro espone fino all’8 gennaio 2017 Culture Chanel, la mostra tematica che analizza i vari aspetti della vita personale e artistica della grande stilista. In questa settima edizione, intitolata La donna che legge, viene affrontato l’amore di Coco per la letteratura attraverso la sua vasta collezione di libri, dai classici greci ai poeti moderni, che svelano un’avida lettrice oltre a un’icona della moda. Oggetti d’arte provenienti dal suo appartamento parigino sono esposti per la prima volta, insieme a gioielli e profumi, per un totale di 350 pezzi che rivelano uno dei lati più intimi di Mademoiselle.

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Bologna. Frida Kahlo e l’arte messicana

Frida Kahlo e Diego Rivera sono in mostra a Oalazzo Albergati fino al 31 marzo 2017 con La Collezione Gelman: Arte Messicana del XX secolo. In esposizione alcune grandi icone di Frida, come Autoritratto con collana (1933), Autoritratto seduta sul letto (1937), Autoritratto con scimmie (1943), Autoritratto come Tehuana (1943) e opere indissolubilmente legate al suo amore per Diego, come L’abbraccio amorevole dell’universo, la terra (il Messico). Di Diego, il Ritratto di Natasha Gelman, Girasoli e Venditore di calle. Le opere appartengono alla Collezione Gelman, che nel suo insieme comprende dipinti, fotografie, abiti, gioielli, collages, litografie e disegni in una delle più ricche testimonianze del periodo d’oro dell’arte messicana.

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Frida Kahlo, Autoritratto con scimmie (1943)

Firenze. Ardengo Soffici e le avanguardie del ‘900

Fino all’8 gennaio 2017 la Galleria delle Statue e delle Pitture degli Uffizi ospita la mostra Scoperte e massacri – Ardengo Soffici e le avanguardie a Firenze, che ripercorre la carriera artistica di Ardengo Soffici, protagonista del ‘900 perché primo portatore in Italia delle correnti del primitivismo, del cubismo e dell’impressionismo. Pittore e critico d’arte, Soffici rappresenta una delle personalità artistiche più coraggiose e poliedriche del secolo scorso, dagli studi macchiaioli e l’ispirazione di Cézanne, fino al futurismo, di cui è uno dei maggiori rappresentanti negli ambienti fiorentini, sempre alla ricerca di una verità oltre ai dogmi impartiti all’accademia.

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Ardengo Soffici, Cocomero e liquori (1914)

Roma. Al Vittoriano Edward Hopper e Antonio Ligabue

Due importanti appuntamenti al Vittoriano. Fino al 12 febbraio 2017 un grande classico della pittura del Novecento, Edward Hopper, in un percorso che attraversa tutta la sua produzione, dagli acquerelli parigini ai paesaggi e gli scorci cittadini degli anni ‘50 e ’60. Più di 60 opere, tra cui i celebri South Carolina Morning (1955), Second Story Sunlight (1960), New York Interior (1921), Le Bistro or The Wine Shop (1909) e Summer Interior (1909), a illustrare il tratto ordinato e calmo dell’artista americano. Mentre fino all’8 gennaio 2017 l’esposizione dedicata al genio tormentato di Antonio Ligabue raffigura l’opera di un artista autodidatta, dotato di incredibili capacità pittoriche e visionarie, dal tratto profondamente umano e ricco di sensibilità, finalmente riconosciuto anche dagli storici dell’arte.

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Edward Hopper, Summertime (1943) detail

Roma. L’amore nell’arte contemporanea al Chiostro del Bramante

Il Chiostro del Bramante celebra i suoi primi 20 anni di attività con una mostra internazionale che raduna alcuni tra i più importanti artisti di arte contemporanea sul tema dell’amore in tutte le sue sfaccettature: Love. L’arte contemporanea incontra l’amore. Da Andy Warhol a Tom Wesselmann, Robert Indiana e Francesco Clemente, solo per citarne alcuni, il più bel sentimento umano si scopre in un’esperienza sensoriale a 360 gradi. Fino al 19 febbraio 2017.

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Yayoi Kusama, All the eternal love I have for the pumpkins (2016)

Chicago. L’esercito di terracotta al museo Field

Fino all’8 gennaio 2017 al Field Museum un’imperdibile rassegna sull’esercito di terracotta di Xi’an, patrimonio dell’Unesco dal 1987. La mostra, intitolata China’s First Emperor and His Terracotta Warriors, ripercorre la storia del primo imperatore cinese Qin Shihuang e dell’imponente mausoleo che si fece costruire nel III secolo a.C., dotato di circa 8000 guardie di terracotta per vegliare il suo sonno eterno. Tutte diverse l’una dall’altra, alla mostra ne vengono esposte una decina.

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New York. Al MoMa il francese Picabia

Si intitola Francis Picabia: Our Heads Are Round so Our Thoughts Can Change Direction la mostra che si tiene fino al 19 marzo 2017 al Museum of Modern Art di New York. Già questo dovrebbe bastare per risvegliare la curiosità: letteralmente, “Abbiamo la testa rotonda così che i pensieri possano cambiare direzione”. Anche se poco conosciuto, Francis Picabia è stato uno degli artisti più audaci e irriverenti del XX secolo, tra i maggiori esponenti del movimento Dada. La sua carriera ha abbracciato tecniche e stili diversissimi, dall’impressionismo e lo pseudo-classicismo, al Dadaismo e il realismo fotografico.

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Francis Picabia, Idylle (1927)

Parigi. Magritte al centro Pompidou

Fino al 23 gennaio 2017 al Centre Pompidou è visitabile René Magritte. La trahison des images. Lo sguardo surrealista e onirico del pittore belga, fatto di oggetti posti in contesti irreali, uomini sospesi per aria, volti coperti, cieli, sagome e sipari, è visibile nelle oltre 100 opere proposte. Una sfida continua all’immaginazione.

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René Magritte, La trahison des images (1928)

Londra. L’espressionismo astratto alla Royal Academy of Arts

Il movimento artistico newyorkese associato all’energia creativa degli anni ‘50, l’espressionismo astratto, viene raccolto nelle opere di Pollock, Rothko, Still, de Kooning, Newman, Kline, Smith, Guston and Gorky nella mostra Abstract Expressionism della Royal Academy of Arts, visitabile fino al 2 gennaio 2017. Un periodo storico fremente negli anni della Beat Generation e del free jazz, che rompe le regole anche nell’arte.

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Willem de Kooning, John F. Kennedy (1963)

Ph. Pinterest

Irene Dominioni

Cresciuta nella foresta di libri della sua casa milanese, Irene ha inseguito la passione per il giornalismo in Danimarca e in Olanda, grazie al master Erasmus Mundus Journalism, Media and Globalisation. Su Moda a Colazione scrive di cultura e viaggi.

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