La ricordiamo tutti perché simbolo dell’auto all’italiana: è la Fiat 500. Venuta alla luce nel ‘57, l’inconfondibile utilitaria a due posti, chiamata affettuosamente anche Cinquino per via delle dimensioni contenute, era ispirata alle celebri forme del Maggiolino e pensata per un pubblico popolare. Oggi, la “piccola grande auto” compie sessant’anni e per l’occasione Fiat ne ha lanciato una serie speciale, mostrata per la prima volta al Salone di Ginevra e accompagnata da una serie di iniziative volte a celebrarne lo spirito, al suono del claim Forever Young. Non solo. Nel giorno del suo compleanno, la 500 è entrata ufficialmente a far parte della collezione del museo di arte moderna più famoso del mondo, il MoMa di New York, riconosciuta internazionalmente come icona intramontabile di stile. Come a dire, un piccolo passo per l’auto, ma un grande passo per il design italiano.
La storia
Quando venne alla luce per mano di Dante Giacosa, storico ingegnere dell’azienda, il 4 luglio del 1957 a Torino, nessuno immaginava che la 500 fosse destinata a diventare l’emblema della motorizzazione di massa. Il nome di battesimo dell’auto era Nuova 500, a sottolineare la discendenza dalla Topolino del 1936, e rappresentava un capolavoro di economia: dotata di alcune significative semplificazioni, dal filtro dell’olio in asse con l’albero motore e l’albero a gomiti in ghisa fusa cava, anziché in acciaio fucinato, negli anni arrivò a vendere oltre 4 milioni di unità.
All’epoca, l’accoglienza da parte del pubblico si rivelò, però, tiepida: si trattava di un’auto essenziale al massimo, con un allestimento spartano, parecchie saldature a vista e, invece dei sedili posteriori, una panchetta non imbottita. Priva delle cromature luccicanti che già adornavano le altre automobili dell’epoca, viste le prestazioni non ottimali e lo scarso comfort interno, la 500 venne giudicata troppo costosa rispetto alla sorella maggiore, la 600. Una serie di ripensamenti strutturali, sia sul motore (che poteva ora raggiungere i 90 km/h) che sull’allestimento, portarono alla creazione di due distinte versioni, la Normale e la Economica. Da quel momento, a tutte le serie successive venne affiancata, accanto al nome ufficiale Nuova 500, una denominazione esplicativa (America, Sport, Giardiniera D, Giardiniera F e Giardiniera Autobianchi, D, F, L, R; nelle varianti trasformabile e tetto apribile), il che oggi rende un esemplare originale della prima serie una rarità.
La 500 Normale iniziò a spopolare, essendo ora caratterizzata da una dotazione di serie più ricca, fari anteriori con cornici in alluminio, alette parasole, profili in alluminio sul cofano anteriore e modanature sulle fiancate, coppe in alluminio lucidato copricerchi e così via, che ne facevano un gioiellino di auto. Il boom arrivò con le versioni D e F negli anni ‘60, rendendo la 500 un vero e proprio fenomeno sociale. Numerose sono state le versioni successive, da quella più “quadrata” degli anni ‘90 a quella del 2007, che invece riprendeva le forme tondeggianti del primitivo modello, cinquant’anni dopo il lancio.
La serie speciale
La versione della 500 presentata in edizione limitata in occasione del 60esimo anniversario riprende il design classico dell’auto, rileggendo però in chiave moderna alcuni dettagli chiave dell’identità Fiat. La plancia in vinile, il logo vintage sul musetto con i famosi baffi e la cromatura sul cofano anteriore ne fanno un modello unico, che verrà portato in giro per l’Europa con il The Forever Young Tour, raccontando la storia dell’auto simbolo della casa torinese e coinvolgendo appassionati e curiosi. Non solo.
Nel sito dedicato è stato creato un museo virtuale interattivo, che attraverso cinque diverse puntate e ambientazioni, porta lo spettatore alla scoperta dell’icona Fiat nel mondo. Il canale YouTube, invece, raccoglie gli stroboscopici video del britannico Cyriak Harris, animatore indipendente e autodidatta che, combinando GIF animate in sequenza, ha creato una realtà psichedelica intorno al nuovo modello dell’auto, riprendendo elementi storici del periodo in cui la prima 500 venne alla luce.
Infine, la 500 ha ispirato anche la moda con la Gabsule collection Fiat 500, una collezione di borse, portafogli, beauty case e portachiavi firmata da Gabs e ispirata al design del Cinquino, e gli occhiali Tribute to 500 Anniversary di Italia Independent, la cui montatura rotonda richiama lo stile vintage del tempo, reinterpretato in chiave contemporanea. Insomma, la 500 è molto più di un’auto o di un simbolo, è uno stile di vita. E con il lancio della nuova 500L la storia continua…
ph ufficio stampa Fiat; acquerello di Alessandro Tizzi