Sapevate che Vigevano è stata per lungo tempo la capitale delle calzature italiane? Per celebrare quest’identità è nato il Museo Internazionale della Calzatura, dedicato a Pietro Bertolini, uno dei principali imprenditori del campo, e situato all’interno dello splendido Castello Sforzesco della cittadina. La galleria attraversa la storia della moda internazionale dal XV al XX secolo, esponendo scarpe da tutto il mondo e i modelli più recenti e originali dei principali brand italiani e stranieri.
Il museo è composto da diverse sezioni che ripercorrono i mutamenti nelle tendenze calzaturiere, attraverso alcuni dei pezzi più originali e iconici di sempre, dalla Stanza della Duchessa e la Sezione storica, contenenti le pianelle di Beatrice d’Este della fine del ‘400, fino agli stivaletti di Sette e Ottocento, per finire con gli zatteroni di Armando Pollini, che caratterizzarono la moda anni ‘70.
Nel museo si possono ammirare anche pezzi unici, dalle scarpe da basket di Shaquille O’Neal a quelle appartenute a personaggi famosi e papi. Espadrillas, sandali, zeppe o décolleté che siano, da Christian Dior, Manolo Blahnik e Christian Louboutin, passando per Coco Chanel, Luis Vuitton, Jimmy Choo e Yves Saint Laurent, le scarpe diventano vere e proprie opere d’arte, arricchite da percorsi multimediali per scoprirne tutti i segreti.
L’ultima sezione è dedicata a una delle calzature simbolo della femminilità, il tacco a spillo, fiore all’occhiello del museo e icona dell’ingegno vigevanese nella produzione calzaturiera. Per venire incontro alle esigenze degli stilisti, che negli anni ‘50 e ‘60 richiedevano un tacco slanciato da accostare ai propri abiti, infatti, gli artigiani di Vigevano ne idearono uno molto più resistente rispetto al solo tacco in legno, con la base d’appoggio in alluminio e un sopratacco da 8 millimetri. Il museo ne espone il primo prototipo, quello che fece la fortuna dei vigevanesi e conferito alla città la sua fama.
Non solo. Accanto al museo è nato nel 2016 il Fab Lab della creatività calzaturiera, un laboratorio tecnologico dove, grazie a stampanti 3D e strumentazione informatica all’avanguardia, ciascuno può realizzare in concreto il proprio sogno di scarpa. Perché l’arte, come la moda, per essere goduta davvero non va solo ammirata, ma anche vissuta, creata, indossata.