Pittoreschi villaggi, affogati in morbidi paesaggi, fanno rivivere le atmosfere rilassanti e genuine che le città hanno dimenticato. Qui viene voglia solo di “sedersi all’ombra, in una bella giornata, e guardare in alto, verso le verdi colline lussureggianti. E’ il miglior riposo”, scriveva Jane Austen. Qui viene voglia di trovarsi a passeggiare fra i giardini delle vecchie dimore gentilizie, di sorseggiare un tè in una placida sala e di fare incetta di oggetti d’antiquariato nei migliori negozi di Chipping Campden. Siamo nelle Cotswolds, nel cuore della campagna inglese, a sole due ore e mezzo da Londra, in un’ “Area of Outstanding Natural Beauty”, come fu definita nel 1966, che si estende in cinque contee, principalmente tra Gloucestershire e Oxfordshire, tra Bath a sud e Stratford-upon-Avon a nord.
I villaggi, quasi assonnati e il più delle volte attraversati da piccoli ruscelli, sono nascosti e compaiono all’improvviso in mezzo alla boscaglia; le tipiche casette fanno sfoggia della locale pietra calcarea color miele (ancora oggi, se si ereggono nuove strutture, devono rispettare standard storici e paesaggistici); e le strade di campagna, spesso delimitate da recinti della stessa pietra calcarea, al di là dei quali pascolano infiniti greggi di pecore, fanno bella mostra del loro perfetto stato, che non prevede buche.
Insomma, nelle Cotswolds si vive come protagonisti di un dipinto o, se preferite, come in L’amore non va in vacanza, la pellicola con Cameron Diaz, Kate Winslet e Jude Law. A Winson, nella valle di Coln, si può addirittura affittare un cottage simile a quello che ha reso celebre il film, il tutto grazie al circuito di case vacanze HomeAway.it. Ristrutturato da un premiato interior designer e dotato di tutti i comfort (si può richiedere anche il servizio “governante”), Spring Road Cottage, di Mark Middleton e Andrew Dutson, è un’antico casolare con due camere da letto e bagni privati, cucina, sala da pranzo, salottino con camino e fiabesco giardino che affaccia sul fiume.
Da Winson, poi, si raggiunge il già citato villaggio di Chipping Campden, per passeggiare lungo la deliziosa High Street, fiancheggiata da costruzioni del XIV secolo e dominata dalla poderosa torre della chiesa di St James. Poi Stow-on-the-Wold, dove alcuni edifici in pietra fiancheggiano otto vicoli studiati, in passato, per far confluire le pecore nella spaziosa Market Square (grazie alla lana del posto si accumularono grandi ricchezze); ma prima di arrivare, vale una sosta Chastleton House and Garden, sublime casa di campagna del 1612 e parte del National Trust britannico. Poi c’è la caratteristica Bourton-on-the-Water, tagliata in due dal corso del fiume Windrush, e ancora Northleach, con lo storico pub The Wheatsheaf, Burford, Arlington e Barnsley, dove The Village Inn serve del buon vino e carne locale. Infine, si conclude il tour visitando la fila pittorica di cottage di Bibury, definito dall’artista William Morris “il più bel villaggio d’Inghilterra”, e la reale e georgiana Tetbury, sede di Highgrove, residenza di campagna del principe Carlo.
Blenheim Palace
Se Highgrove non è di certo aperto al pubblico, ci si può fare un’idea su come si vive in un palazzo d’oltremanica visitando Blenheim Palace. Vicino a Oxford e patrimonio dell’Unesco dal 1987, fu donato nel 1704 dalla regina Anna a John Churchill, primo duca di Marlborough, come ricompensa per l’omonima vittoria contro i francesi. La “Versailles d’Inghilterra” è il più bell’esempio di barocco del paese e, tra interni sontuosamente arredati, giardini all’italiana e un immenso parco popolato di cervi, custodisce la Churchill Exhibition, dedicata all’ex primo ministro Winston, nipote del settimo duca, che qui nacque nel 1874. Da non perdere il Duke’s Floor Tour, ovvero l’appartamento dell’attuale duca di Marlborough, il 12esimo per la precisione, che qui vive da ottobre a febbraio con la moglie e i figli. Dalle fotografie agli odierni tabloid, dalla tv agli amati profumi Penhaligon’s, che proprio alla residenza ha dedicato una fragranza, nulla viene toccato in assenza del duca, della duchessa e degli eredi, così che, per un attimo, tutti possano mettersi nei panni di un nobile 2.0. E se gli sguardi indiscreti non sono abbastanza, continuate con il Downstairs Tour, in compagnia del personale della famiglia – incluso l’ultimo maggiordomo appena insediatosi, che vi guiderà alla scoperta del dietro le quinte di quello stila di vita a dir poco aristocratico.
Highclere Castle
Anche nel castello vittoriano di Highclere torna, di tanto in tanto, la famiglia dell’ottavo conte di Carnarvon. Lady Carnarvon tiene addirittura un blog, per raccontare i segreti di quella che, forse, è diventata la residenza più famosa della Gran Bretagna, grazie alla pluripremiata serie televisiva Downton Abbey, ideata e scritta da Julian Fellowes. Ebbene sì, Downton Abbey è in realtà Highclere Castle, disegnata nel 1842 da Sir Charles Barry, l’architetto dell’Houses of Parliament di Londra. L’arrivo al castello ricorda le scene della serie, anzi sembra proprio viverla una volta entrati nella celebre libreria, nel salone e nella sala da pranzo, per non parlare dell’ascesa alle camere della “famiglia Crawley di Grantham”, attraverso la superba scalinata dal tappeto rosso. Insomma, per una volta, la fiction è realtà.
Una curiosità? Fu il 5° conte di Carnarvon a scoprire la tomba di Tutankhamon, finanziando e facendosi aiutare dall’amico Howard Carter. Era il 1922.
(tempo stimato: viaggio di 10 giorni).
@ph Margherita Tizzi
articolo pubblicato su Stile Il Giornale (settembre 2017)