28 Posti, un bistrot di cucina contemporanea a Milano

28 Posti è un bistrot di cucina contemporanea di Milano. Marco Ambrosino è il giovane chef di Procida, che utilizza solo prodotti di stagione. Per questo, il menu cambia ogni due mesi, anche se c’è la costante presenza di alcuni cavalli di battaglia come i tagliolini con porro fondente, polvere di capperi e limone candito; la cipolla bruciata con fragoline di bosco fermentate; il dolce a base di ricotta, carbone, gelato al polline e bottarga. Insomma, un orchestra sublime di mani!

Le precedenti esperienze di Ambrosino, tra cui quella al Melograno di Ischia e al Noma di Copenhagen, gli hanno permesso di creare un equilibrato connubio tra cucina tradizionale campana e sperimentale e d’avanguardia, imparando a usare materie prime di qualità e meno nobili. Anche per i vini, il locale propone un’accurata selezione, con una carta che privilegia piccoli produttori e vignaioli artigiani, per un 80% di etichette naturali e provenienti da agricoltura biodinamica.

Pure il progetto architettonico è interessante. I lavori edili sono stati eseguiti dai detenuti dell’Istituto Penitenziario di Bollate, che hanno potuto beneficiare dell’art. 21 prendendo parte al cantiere. Inoltre, l’associazione Liveinslums Onlus Ong, partner del progetto, ha avviato all’interno del carcere un laboratorio di falegnameria, dove sono stati costruiti tavoli, porte e armadiature del ristorante, disegnati da Francesco Faccin e realizzati con il contributo del maestro ebanista Giuseppe Filippini. Molti degli oggetti in sala e in cucina, invece, sono autoproduzioni provenienti dalla baraccopoli di Mathare e dal laboratorio del ferro di Jua Kali (Nairobi), parte della mostra Made in slum – Triennale di Milano 2013. Infine, le lampade Pet Lamp sono state realizzate da Alvaro Catalan De Ozon con un gruppo di indigenti emigrati a Bogotà all’interno di un progetto di cooperazione sociale. 

ph margherita tizzi, uff stampa

Margherita Tizzi

Giornalista, scrive su Vogue Italia, Amica e Grazia. È co-founder di Eccetera, studio specializzato nella creazione di progetti editoriali su misura, online e offline. E, dal 2013, su questo webzine racconta storie di luoghi, di fatto a mano e made in Italy, di cultura, arte e lifestyle.

No Comments Yet

Comments are closed