Cantina Podernuovo, dove l’architettura sposa il paesaggio

C’è un posto, tra le colline della Val d’Orcia e le cime del Monte Amiata, accanto alla via Cassia che da Siena porta fino a Roma, verso il confine con l’Umbria, dove la terra viene coltivata a vite da secoli e la mano dell’uomo ha saputo dare carattere e forma al paesaggio e ai suoi frutti.

Siamo a San Casciano dei Bagni, più precisamente a Palazzone, in Toscana, ed è qui che, nel 2013, è nata la Cantina Podernuovo, il progetto dello studio di architettura Alvisi Kirimoto + Partners per Paolo e Giovanni Bulgari, che hanno dato vita a un’attività totalmente nuova e pioneristica rispetto alla tradizione familiare, ormai consolidata a livello internazionale nell’ambito del lusso. Un esperimento riuscito, dato che Alvisi e Kirimoto hanno appena ricevuto due riconoscimenti molto speciali per questa struttura: il Premio Architettura Toscana (PAT), istituito da diversi ordini e fondazioni regionali di architettura, e il premio speciale offerto da Fassa Bortolo all’interno della dodicesima edizione dell’International Prize for Sustainable Architecture.

La cantina è costruita pensando alle esigenze funzionali del lavoro contadino e in armonia con il territorio, in cui la cultura del lavoro sui campi si tramanda da generazioni. I grandi setti portanti, ispirati all’ordine e la linearità delle vigne, sostengono la struttura, mentre grandi vetrate lasciano intravedere il paesaggio esterno, trasmettendo agli occhi di chiunque venga a visitarla un grande senso di pace, e allo stesso tempo rendono l’intero processo di vinificazione trasparente, poiché ogni elemento, dai macchinari ai diversi ambienti della cantina, è a vista.

Un gioiello di architettura dove l’azione dell’uomo ha saputo valorizzare il territorio, unendo il buon gusto italiano e l’essenzialità giapponese dello studio di Alvisi e Kirimoto in un progetto all’insegna della sostenibilità.

ph Fernando Guerra

Irene Dominioni

Cresciuta nella foresta di libri della sua casa milanese, Irene ha inseguito la passione per il giornalismo in Danimarca e in Olanda, grazie al master Erasmus Mundus Journalism, Media and Globalisation. Su Moda a Colazione scrive di cultura e viaggi.

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