Dopo il primo album di figurine dell’arte, gli Artonauti tornano con una nuova avventura, Il Novecento: alla ricerca dei tesori rubati, un viaggio alla scoperta delle avanguardie storiche del primo Novecento in compagnia dei Monuments Men, gli eroi silenziosi che durante la Seconda Guerra Mondiale hanno salvato il patrimonio artistico europeo da uno dei più grandi furti della storia. Grazie alla creatività di Daniela Re e di Marco Tatarella, fondatori dell’impresa sociale non-profit WizArt, tornano, dunque, Ale, Morgana e il cane Argo, per accompagnare i bambini alla scoperta della storia dell’arte e sensibilizzarli alla tutela e alla conservazione del patrimonio culturale.
In questo secondo album, disponibile nelle migliori edicole italiane, ogni figurina svela un particolare di un’opera, componendo capolavori di Matisse, Picasso, Munch, Klee, Kandinsky, Klimt, Miró, Chagall, Modigliani, Boccioni e Mondrian, per citare alcuni. Nel loro viaggio nel tempo gli Artonauti non saranno soli: accompagnati da nonna Artemisia, si uniranno a personaggi davvero speciali e viaggeranno nel tempo. Ad esempio, si ritroveranno negli Stati Uniti del 1943 e poi, incaricati dal presidente Roosevelt, partiranno alla ricerca della Madonna di Bruges, capolavoro di Michelangelo trafugato dai nazisti.
L’album, per bambini dai 7 ai 14 anni, si compone di 116 pagine, 15 tavole illustrate, 112 opere d’arte da ricostruire con 324 figurine e 24 indovinelli, tra rebus, giochi di parole e caccia al tesoro. 25 coppie di Twin Cards collezionabili consentiranno ai più piccoli di allenare la memoria, riconoscendo le opere a partire dai dettagli. Non solo. Grazie al concorso In viaggio con gli Artonauti, 21 fortunati che troveranno un Golden Ticket nei propri pacchetti di figurine, potranno godere di un’esperienza creata ad hoc da Elesta Art Travel, tour operator specializzato in viaggi culturali.
Infine, ricordiamo che Il Novecento: alla ricerca dei tesori rubati è dedicato a Khaled al-Asaad, archeologo siriano decapitato dall’ISIS nell’agosto del 2015 per essersi rifiutato di rivelare dove fossero nascoste alcune opere d’arte, e a tutti coloro che hanno contribuito alla salvaguardia dei beni culturali. Per questo è nata la collaborazione con la Monuments Men Foundation for the Preservation of Art, organizzazione internazionale che mantiene viva la memoria degli uomini e delle donne che hanno servito nella MFAA (Monuments, Fine Arts and Archives), ovvero nella sezione Monumenti, Belle Arti e Archivi dell’esercito anglo-americano, noti anche con il nome di Monuments Men appunto, che ha messo a disposizione le sue competenze per creare approfondimenti social.
foto ufficio stampa Artonauti