Manuela Minelli è giornalista e scrittrice. “Contro-Versi, poesie prete-à-porter” (Edizioni Progetto Cultura) è il suo libro di poesie artigianale: i testi sono illustrati e “vestiti” con le stoffe della stilista d’alta moda Sabrina Persechino. Il libro, presentato due anni fa all’interno della Nuvola di Fuksas, a Roma, è editato in 600 copie numerate, ancora disponibili all’acquisto.
Nello specifico, si tratta di quarantaquattro liriche su temi di attualità – dalla guerra dei Balcani agli incendi dei boschi italiani – ma anche di bellezza e amore. Le poesie di Manuela Minelli sono divise in colori, a seconda dei chakra e dei sentimenti che popolano l’animo umano (passione, dolore, rabbia, disperazione, allegria, gioia di vivere, ricerca della felicità), sono illustrate da Giulia Gorga e sono vestite con tessuti pregiati dell’atelier Persechino. Per questo ogni copia del libro è numerata e unica: ogni disegno è arricchito dagli allievi del liceo artistico Alessandro Caravillani con tulle, cachemire, sete, paillettes e filati preziosi, scelti, ritagliati e incollati a mano nel laboratorio della stilista.
Ai lettori di Stile Margherita, la scrittrice dedica questa poesia, mai così attuale.
ELOGIO DELLA LENTEZZA
Il tempo è tiranno
ti sale l’affanno
Su, presto che è tardi! Di cose miliardi.
Ti alzi dal letto in ritardo perfetto,
la sveglia che strilla la cosa ti assilla.
Veloce una doccia
di caffè una boccia
poi voli al lavoro
di trappole un coro:
“Dài corri ti aspetta la capa Gnocchetta!”
“ Ehi ciccio veloce!”
Ti urlan a gran voce.
“Le pratiche, presto!”
E tu sei già pesto
e corri e arcicorri,
sei sempre più stanco,
scocciato parecchio di stare nel branco.
E allora ti fermi, poi stacchi la spina,
tranquillo riprendi i pennelli,
ripensi a come eri prima
e sorridi agli uccelli.
Ascolti il tuo arpeggio interiore,
dai spazio al tuo tempo migliore
che è quello più lento,
più umano e contento.
È il tempo del nulla
in cui ci si trastulla,
si torna a pensare di avere anche un cuore e un cervello
non solo nel sangue un martello.
E provi la splendida ebbrezza:
il sano piacere della lentezza.
photo Manuela Minelli