Lefil. “Perché tutto comincia da un filo, che sia quello di ottone oppure quello creato dalla mia matita quando disegno le idee che mi passano per la testa”. Cristina, classe 1997, è nata a Bologna e crea gioielli artigianali. E un po’ l’ha sempre fatto: sin da piccola, guardava la sorella disegnare e ne prendeva esempio; guardava la nonna cucire, fare la maglia e l’uncinetto, e le chiedeva di insegnarle; e, insieme all’amica del cuore, intrecciava braccialetti e infilava perline all’ombra di un albero nei pomeriggi estivi. Tutte attività che l’hanno portato a sviluppare una grande passione per i monili.
Così, “dopo il diploma al liceo artistico, ho appreso l’antico mestiere dell’oreficeria in una bottega orafa di Roma e ciò che più mi entusiasma è che non smetto mai di imparare, sperimentare e creare con strumenti e materiali nuovi”. Il laboratorio di Cristina si chiama Lefil, appunto. “Quando scelsi il nome non avevo ben chiaro che, un giorno, sarebbe diventato il mio progetto. Tutto era flebile e incerto: oggi è difficile fare l’artigiana, lo so, ma questo lavoro mi diverte e mi fa stare bene. Sono partita dal nulla, con niente in mano se non la voglia e la curiosità di imparare e sperimentare, ma questo era solo l’inizio della matassa. Piano piano, con il tempo e la dedizione questo filo sta diventando sempre più resistente e importante. Ecco perché Lefil. Me lo immagino scorrere veloce come fosse la linea dell’orizzonte; non è regolare, ha alti e bassi, ma continua a correre”.
photo Cristina Benedetti
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