Oceania, un cartone che insegna a rispettare l’oceano

OceaniaE’ un cartone divertente, leggero ma anche istruttivo. Oceania, il 56° film d’animazione Walt Disney Animation Studios diretto dal celebre duo formato da Ron Clements e John Musker (La Sirenetta, Aladdin, La Principessa e il Ranocchio), racconta la storia di Vaiana, un’adolescente di 2000 anni fa che s’imbarca in una coraggiosa missione per salvare il suo popolo, facendolo tornare a navigare oltre la Barriera Corallina, per procurarsi cibo e non solo.

Il film s’ispira, in parte, ai racconti della tradizione orale dei popoli e delle culture dell’Oceania. Tremila anni fa i viaggiatori polinesiani, tra i più grandi navigatori al mondo, attraversavano lo sconfinato oceano alla scoperta delle numerose isole dell’Oceania. Poi per un millennio, secondo gli studiosi, i loro viaggi cessarono, apparentemente senza un perché.

Come gli antichi polinesiani, Vaiana ha un legame profondissimo con l’oceano, che ama e rispetta. Si orienta in mare aperto grazie alla conoscenza delle stelle, delle onde e delle correnti, cosciente che l’oceano non separa le isole, ma le collega. E alla fine Vaiana, con l’aiuto del semidio Maui, ci fa assistere alla rinascita delle esplorazioni.

Oceanic Story Trust

Quando i registi hanno cominciato a pensare di ambientare un film d’animazione nelle isole del Pacifico, si sono messi in viaggio verso il sud della regione oceanica per ben due volte. Prima a Fiji (Parco Nazionale delle Dune di Sabbia di Sigatoka), Samoa e Tahiti, poi in Nuova Zelanda. “Volevamo evitare il più possibile gli itinerari turistici per andare più a fondo – confessa Clements -. Volevamo incontrare persone che fossero cresciute sulle isole”. “Siamo andati con un esploratore di Fiji a bordo di un camakau, un’imbarcazione a vela tradizionale; abbiamo incontrato tatuatori e pescatori esperti; abbiamo visto come vengono prodotti i tessuti di tapa; abbiamo ammirato spettacoli di danze tradizionali, gustato i sapori della cucina locale e bevuto molta kava, una bevanda amarognola prodotta a partire dalle radici dell’albero di pepe”.

Ancora. A Samoa hanno visto distese di lava nera e hanno incontrato i capi villaggio locali. A Savai‘i sono stati bagnati dai famosi geyser di Alofaaga. Sono andati in canoa passando accanto alle grandi onde di Teahupo’o, a Tahiti, e hanno nuotato e camminato in luoghi che hanno influenzato la loro immaginazione. In seguito il team Disney, insieme al trio che ha realizzato le musiche, Lin-Manuel Miranda, Mark Mancina e Opetaia Foa‘i, ha partecipato al Pasifika Festival di Auckland, in Nuova Zelanda.

Tra i tanti incontri, uno è rimasto loro particolarmente impresso, ricorda Clemets: “Un anziano sull’isola di Mo‘orea ci ha chiesto una cosa così semplice e allo stesso tempo così significativa: Per anni siamo stati travolti dalla vostra cultura. Questa volta potreste farvi travolgere voi dalla nostra?”. Così i filmmakers hanno formato l’Oceanic Story Trust, un gruppo di esperti – antropologi, accademici, educatori, linguisti, navigatori provetti e consulenti culturali – che ha collaborato con il team creativo Disney.

Margherita Tizzi

Giornalista, scrive su Vogue Italia, Amica e Grazia. È co-founder di Eccetera, studio specializzato nella creazione di progetti editoriali su misura, online e offline. E, dal 2013, su questo webzine racconta storie di luoghi, di fatto a mano e made in Italy, di cultura, arte e lifestyle.

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