Expo Milano 2015: la Dieta Mediterranea, Birra Moretti e i Millennial Beer Lovers

Expo Milano 2015

“Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita” è il tema al centro di Expo 2015. Tra i vari argomenti ci si confronta sull’importanza di un’alimentazione corretta per vivere a lungo e in salute. E tra i modelli nutrizionali sembra non esserci dieta migliore di quella Mediterranea, riconosciuta dall’UNESCO come patrimonio immateriale dell’Umanità perché rappresenta un insieme di competenze, conoscenze, pratiche e tradizioni che vanno dal paesaggio alla tavola, includendo le colture, la raccolta, la pesca, la conservazione, la trasformazione, la preparazione e il consumo di cibo. La Dieta Mediterranea è caratterizzata da un regime alimentare rimasto costante nel tempo e nello spazio che alterna sapientemente olio di oliva, cereali, frutta fresca o secca, verdure, pesce, latticini, carne e molti condimenti e spezie, il tutto accompagnato da vino, infusi, birra e sidro. Ebbene sì, queste bevande fermentate, se consumate con moderazione e se affiancate da uno stile di vita sano e attività fisica, possono apportare molti benefici.

Prendete la birra: prodotta con ingredienti naturali (acqua, orzo, luppolo e lievito) compatibili con la Dieta Mediterranea e consigliata nella dose di un bicchiere al giorno per le donne e fino a due per gli uomini, rilascia vitamina B (utile per il funzionamento di fegato e sistema nervoso), acido folico (perfetto per la rigenerazione e crescita di nuovi tessuti), polifenoli e flavonoidi, che aiutano a prevenire l’invecchiamento dell’organismo, e potassio e magnesio per favorire la diuresi e inibire la formazione di calcoli. La birra ha inoltre il pregio di mantenere intatte le sue proprietà anche nella versione analcolica.

Osservatorio sulla convivialità degli italiani di Birra Moretti

Se siete dei Beer Lovers come gli antichi egizi – a Tel Aviv archeologi israeliani hanno rinvenuto frammenti di ceramiche di 5mila anni fa usate per fare la birra – dovete sapere che l’86% dei Millennial (i nati nell’ultimo ventennio) pensa che ciò che si mangia (e come lo si mangia) è uno specchio del proprio modo di essere. Ben l’84% predilige i ristoranti locali capaci di valorizzare i piatti tipici di una regione o di un determinato territorio e un buon 75%, spinto da un pizzico di campanilismo, preferisce i cibi della propria area geografica. Il 50% dei 18-35enni afferma di praticare volentieri turismo eno-gastronomico. Fra i giovani italiani sono, dunque, sempre più numerosi i Foodies, ovvero gli amanti del buon cibo e del ben mangiare (circa 1 su 5), e i Beer Lovers (1 su 3 fra i bevitori di birra, sono coloro che prediligono la birra a qualsiasi altra bevanda).

Questo quanto emerge dall’Osservatorio sulla convivialità degli italiani di Birra Moretti, Official Beer Partner di Expo Milano 2015. La ricerca, condotta dalla sociologa dell’alimentazione Marilena Colussi in collaborazione con Doxa Marketing Advice nel mese di maggio su un campione rappresentativo di 602 Millennial italiani, mette in luce per la prima volta le caratteristiche di questa “Generazione Buongustai” su cui l’Italia dovrebbe puntare per risollevarsi.

Ma vediamo ancora qualche dato. L’82% dei Millennial si considera un buongustaio, buona parte (77%) ama cucinare e il 33,7% ha frequentato corsi amatoriali di cucina o di degustazione di vini e di birre. Non a caso, il 44% e il 27% del campione indica rispettivamente fra le professioni preferite per il proprio futuro quella di chef e di sommelier e la percentuale sfiora il 48% quando a rispondere sono le donne. Infine, nonostante le limitazioni economiche, ben l’86% degli intervistati si dichiara disposto a spendere di più per acquistare cibi di qualità. Ma chi sono i maestri di cucina regionale per i nostri Millennial? La mamma, con il 64,3%, rimane la leader indiscussa, specie per i maschi (66%).

Birra: 9 su 10 la bevono, 7 su 10 la abbinano ai piatti preferiti

9 Millennial italiani su 10 dichiarano di bere birra (525 intervistati su 602, pari all’87%) e, dato inimmaginabile fino a pochi anni fa, il 71% ama abbinarla a ciò che mangia, ritenendola degna compagna della cucina italiana e regionale nel 59% dei casi. I dati si impennano ulteriormente quando a rispondere sono i Beer Lovers, ovvero quei 3,4 milioni (il 28% dei 18-35enni) che nutrono nei confronti della birra una vera e propria passione privilegiandola, in maniera assoluta, rispetto a tutte le altre bevande e attribuendole valori che esulano dal puro contesto gustativo. Un trend in significativa crescita se consideriamo che solo nel 2010 non superavano il 17% (Osservatorio Birra Moretti “Italiani a Raggi Eat”).

Birra Moretti

Nel 1859 Luigi Moretti fondava a Udine la sua “Fabbrica di birra e ghiaccio”. 
Per l’Italia dell’epoca, che conosceva metodi produttivi esclusivamente artigianali e destinava la modesta quantità di birra prodotta a una piccola clientela di amatori, le apparecchiature d’avanguardia dello stabilimento di Moretti suonarono come una vera rivoluzione. La prima bottiglia di Birra Moretti arrivò sul mercato nel 1860, in tempo per brindare all’unità d’Italia. Il progetto originario prevedeva uno stabilimento capace di produrre 2.500 ettolitri di birra all’anno, sufficienti per soddisfare il mercato provinciale, ma Luigi Moretti si assicurò fin da subito un’area di terreno abbastanza grande per consentire ogni possibile sviluppo della sua azienda. Dopo oltre 150 anni Birra Moretti viene esportata in più di 40 Paesi e la sua produzione supera i 2 milioni di ettolitri all’anno. Oggi la famiglia Moretti comprende più referenze: Birra Moretti Ricetta Originale (una lager), Birra Moretti Baffo d’Oro (una puro malto), Birra Moretti Grand Cru (una rifermentata in bottiglia dedicata all’alta ristorazione), Birra Moretti Doppio Malto (alta fermentazione), Birra Moretti La Rossa (una bock), Birra Moretti Zero (un’analcolica).

Nel 2015, in occasione di Expo Milano 2015, le nuove referenze sono molteplici. Birra Moretti Le Regionali sono caratterizzate dall’utilizzo di un ingrediente tipico della zona di riferimento: alla Friulana, alla Siciliana, alla Piemontese e alla Toscana, prodotte tutte in Italia con malto 100% italiano, sono birre capaci di trovare un perfetto equilibrio con i sapori della cucina locale. A Birra Moretti Radler Limone – bevanda dal forte potere rinfrescante in cui la birra (45%) si unisce al sapore genuino dei limoni 100% italiani prodotti in Sicilia – si aggiungono Birra Moretti Radler Chinotto – bevanda leggera che unisce birra e il succo dei più pregiati chinotti 100% italiani di Savona – e Radler Gazzosa, mix di birra e gazzosa con l’aggiunta di scorza di limoni 100% provenienti dalla Calabria. Queste tre ricette valorizzano il gusto vintage italiano anni ’50.

Infine, fino alla fine di giugno, le caricature di Antonino Cannavacciuolo, Davide del Duca, Christian Milone, Davide Oldani, Claudio Sadler e Viviana Varese hanno caratterizzato le bottiglie di Birra Moretti Ricetta Originale. Sostituendosi, per questa edizione speciale, al mitico Baffo Moretti, da sempre icona dell’etichetta, i sei Chef hanno invitato il consumatore ad assaporare le magie che la birra sa regalare in cucina e a mettersi alla prova ai fornelli seguendo i loro suggerimenti, le ricette create ad hoc contenute all’interno delle confezioni di birra. Sul sito di Birra Moretti, poi, di ricette se ne trovano molte altre. Un consiglio? Birra Moretti Ricetta Originale è perfetta in abbinamento a una pasta al sugo, una pizza e una frittura di mare.

Ed è stata lei ad accompagnare gli ospiti durante il vernissage della mostra Moda a Colazione. Watercolor!….

 

 

Ph Margherita Tizzi; Watercolor Alessandro Tizzi

Margherita Tizzi

Giornalista, scrive su Vogue Italia, Amica e Grazia. È co-founder di Eccetera, studio specializzato nella creazione di progetti editoriali su misura, online e offline. E, dal 2013, su questo webzine racconta storie di luoghi, di fatto a mano e made in Italy, di cultura, arte e lifestyle.

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